ottobre 31, 2006

Stati del mondo: 174. Uganda

Quadro globale
a b c d e
• Confini:
• Il territorio ha una superficie di 41.285 kmq e una popolazione di 7.204.055 abitanti censiti nel 200o e di 7.593.494 stimati nel 2008 con una densità di 184 ab./kmq. La capitale Berna conta 122.658 abitanti nel 2008.

• Membro di: Consiglio d’Europa, EBRD, EFTA, OCDE, ONU, OSCE e WTO.
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Sommario: 1. Parametri principali. – 2. Note storiche. – 3. Economia. – 4. Difesa. – 5. Giustizia. – 6. Popolazione. –

1. Parametri principali. –

2. Note storiche. –

3. Economia. –

4. Difesa. –

5. Giustizia. –

6. Popolazione. –

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Stati del mondo: 139. Rwanda

Quadro globale
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• Confini:
• Il territorio ha una superficie di 41.285 kmq e una popolazione di 7.204.055 abitanti censiti nel 200o e di 7.593.494 stimati nel 2008 con una densità di 184 ab./kmq. La capitale Berna conta 122.658 abitanti nel 2008.

• Membro di: Consiglio d’Europa, EBRD, EFTA, OCDE, ONU, OSCE e WTO.
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Vers. 1.0/15.4.10
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Sommario: 1. Parametri principali. – 2. Note storiche. – 3. Economia. – 4. Difesa. – 5. Giustizia. – 6. Popolazione. –

1. Parametri principali. –

2. Note storiche. –

3. Economia. –

4. Difesa. –

5. Giustizia. –

6. Popolazione. –

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LETTERATURA: Links tematici in lingua italiana, inglese, francese, tedesca, spagnola, raggruppati per argomenti.

A. Links sul genocidio:

1. Genocidio in Rwanda dei tutsi e degli hutu moderati. A cura del Comitato per la Foresta dei Giusti. «Il movente ideologico fondamentale è il razzismo, importato agli inizi del ‘900 dai colonizzatori belgi, che hanno esaltato l’etnia tutsi al potere. I tre gruppi, tutsi, hutu e twa, vivono insieme da almeno 5 secoli e hanno la stessa lingua, religione e cultura. Per la loro conformazione fisica, più vicina agli standard occidentali, i tutsi, alti, magri e dalla carnagione chiara, vengono ritenuti più intelligenti e adatti a gestire il potere; mentre gli hutu, più tozzi e scuri, vengono descritti come rozzi e adatti al lavoro dei campi; i twa, pigmei, sono visti come esseri vicini alle scimmie. Negli anni ’50, con l’affermazione del Parmehutu, un gruppo di intellettuali hutu denuncerà il dominio razzista dei tutsi e proporrà una rivoluzione sociale basata sulla superiorità razziale degli hutu. Di rilievo, anche, il movente economico, esasperato dall’incremento demografico.».
2. La guerra segreta del Rwanda. A cura di Nuovi Mondi Media.

RASSEGNA STAMPA:

1. Storia del genocidio in Rwanda

Responsabilità di Parigi Da Le Monde del 2 novembre 2006 si apprende che una commisione d’ichiesta rwandese cerca di scavare sul genocidio del 1994. Parigi si era schierat nel 1990 a fianco del regime hutu contro i ribelli. Il testo dell’articolo non è molto chiaro, ma si parla di responsabilità francesi. Il genocidio ha avuto il suo inizio con l’attentato del 6 aprile 1994 all’aereo del presidente hutu Juvénal Habayarimana. Parigi è stata accusata dal Rwanda di aver pianificato il genocidio.
Genocidio dei tutsi in Rwanda: la Francia accusata. Si è aperto a Kigali, capitale del Rwanda, lo scorso 24 ottobre 2006 una serie di audizioni pubbliche sul ruolo dei responsabili civili e militari francesi prima, durante e dopo il genocidio del 1994, avviato dopo l'attentato al presidente Juvénal Habayarimana. Fa parte della commissione d’inchiesta di sei o sette membri uno storico, un giurista ed un anziano brigadiere generale della ribellione. Saranno ascoltate 25 persone e le loro testimonianze diffuse per radio. I Francesi avrebbero inviato dei soldati, delle armi, addestrato i massacratori ed eretto le barricate per rendere più facile agli assassini la loro missione di sterminio dei Tutsi: così ha affermato l’anziano ambasciatore rwandese in Francia, Jacques Bihozagara. La Francia dal canto suo ha deciso di declassificare totalmente 105 note della direzione generale della sicurezza esterna (DGSE). L’armata francese rigetta ogni addebito.
Intervista sul genocidio. Risponde Romeo Dallaire, comandante della missione ONU in Rwanda negli anni 1993-94, ora in pensione. Vi era stata un’iniziale sottovalutazione del fenomeno. Negli stessi anni l’ONU era impegnato in altre 5 missioni. Noi eravamo una piccola missione e non una priorità. Il Rwanda non contava. Non aveva risorse strategiche, geograficamente non aveva alcun valore, era un paese sovrappopolato e dipendeva dalla comunità internazionale. Appena morirono dodici soldati belgi, il Belgio si ritirò dalla missione e convinse gli altri fare lo stesso. Vi erano perciò 30.000 rwandesi che restavano nel territorio dell’etnia nemica e che rischiavano di venire massacrati. Dallaire: «Io ho perso la fiducia nell’efficacia delle Nazioni Unite e ho perso fiducia nelle grandi democrazie, le potenze del mondo che secondo me hanno abbandonato i rwandesi alla loro sorte».

DOCUMENTAZIONE ICONOGRAFICA: con indicazione di fonte e contesto ed eventuale commento redazionale.

A. CARTOGRAFIA
1. FonteContesto: CNN: World News



2. FonteContesto: Perry-Castañeda Library Map Collection


3. FonteContesto: Human Rights Watch


4. FonteContesto: US Department of State


5. FonteContesto


B. IMMAGINI DEL GENOCIDIO
1. FonteContesto: The Age


2. FonteGlobal Policy Forum


3. FonteContesto: International Day of Reflection on the 1994 Genocide in Rwanda