luglio 31, 2008

Basi USA: 2. Polonia: è questione di soldi.

In Polonia è la stessa politica di allargamento della NATO. Cosa ciò significhi e cosa ciò comporti è un film dei nostri giorni. Siamo troppo abituati a leggere libri di storia e di politica che si riferiscono sempre al passato e che ogni giorno invecchiano sempre di più. Grazie alla rete possiamo scrivere nuovi libri orientati al futuro con le parti vecchie e sbagliate che possono essere sempre aggiornate. Questo il nostro progetto.

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Sommario: 1. È questione di soldi. –

1. È questione di soldi. – I polacchi sembra che non si facciano molti problemi ad ospitare sulla loro terra basi americane che immancabilmente significheranno una soggezione. Già adesso partecipano a tutte le guerre degli USA mandando loro soldati a massacrare poveri disgraziati in Afghanistan, in Iraq e ovunque vengano richieste. Non è molto diverso che chiedere un idraulico polacco, sembrerebbe. Per poter concedere l'insediamento di basi USA in Polonia si chiedono 20 miliardi di dollari a fronte di una offerta di “soli” 47 milioni. In fondo, fra occupazione tedesca o russa, fa poca differenza che i nuovi occupanti siano americani. Quanto all’Unione Europea è “solo” un autobus sul quale si è salito, certi di poterne scendere quando si vuole. Questa è l'odierna Europa sorta dalle ceneri del 1945.

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Basi USA: 1. Cecoslovacchia: protocollo d’intesa dell’8 luglio 2008.

Quadro Globale
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Diamo inizio con questo post ad una serie consistente nell’elencazione con notizie di ogni base USA sparsa nel mondo di cui si riesce a sapere qualcosa. Quante siano le basi americane nel mondo è un segreto militare. È importante notare che l’insediamento di basi militari in altro paese è la nuova forma dell’imperialismo dei nostri tempi. In passato con Inghilterra e Francia si usava occupare l’intero territorio ed era questo il sistema delle colonie che comportava per lo meno oneri di governo del territorio. Pensate: epidemie, carestie, tutto ciò che un governo deve fare. Erano costi che l’Impero inglese o francese dovevano sostenere, cosa che facevano male e di assai mal grado. Tutti questi inconventi cessano con il sistema delle basi americane che presentano solo vantaggi e nessun svantaggio. Si tenga presente che i soldati delle basi sono normalmente sottratti alla giurisdizione del paese ospite. Quindi stupri, pirateria stradale, angherie di ogni genere hanno licenza di impunità, come racconta Chalmers Johnson nella sua Trilogia. In più i costi economici della base sono spesso caricati sul paese ospite. Di danni ambientali non è neppure il caso di parlare: tutto ciò che riguarda la base è coperto da segreto militare e ciò che noi sappiamo è solo una minima parte. Il resto è fitto mistero. Tuttavia, con pazienza, di quel poco che è possibile sapere cercheremo di tenere traccia ordinata, come in questo caso dove andando al link si trova la nuova avventura cecoslovacca. A proposito dello scudo spaziale ripeto ciò che ho letto in Johnson. Si tratta in pratica di un progetto per foraggiare l’industria militare. In realtà, pare che lo scudo spaziale sia una cosa che non può funzionare. Ma io non sono un esperto di queste cose.

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Sommario: 1. Scudo antimissile: le reazioni russe alla firma ceca. – 2.

1. Scudo antimissile: le reazioni russe alla firma ceca. – Il link porta al sito “Bye Bye Uncle Sam”. È stato firmato un protocollo di intesa fra il ministro ceco Karel Schwarzenberg e la Condoleeza Rice. La procedura sembra la stessa che altrove: un SOFA. Non si tratta di un divano ma di un acronimo che corrisponde al contratto tipo, un capestro, con il quale i paesi ospitanti la base rinunciano alla loro giurisdizione su tutto ciò che i militari USA faranno sul loro territorio. Il protocollo di intesa è stato firmato l’8 luglio 2008. Il numero dei militari inizialmente previsto è di 200. Si tratta di installare per ora un radar chiaramente in funzione antirussa ed il cui scopo è di intercettare missili. L’accordo dovrà essere ratificato dal parlamento, dove la maggioranza del premier Mirek Topolanek è risicatissima.
Vedremo. Si legge che il firmatario del protocollo, cioè il ministo degli esteri della repubblica ceka Karel Schwarzenberg minaccia di dimettersi se la sua intesa con la Rice non verrà ratificata. Quali siano i criteri che spingono i cecki ad una così cieca politica di asservimento è cosa tutta da studiare. Come è da studiare quale idea si siano fatti dell’Unione Europea e di che cosa essa possa o debba servire. L’idea di una comune ed autonoma difesa europea non sembra entri in considerazione nelle motivazioni degli ultimi membri dell’UE. Ciò dimostrerenne che la UE non ha mai avuto un vero e proprio significato politico. A dimostrarlo sono i nuovi membri, che evidentemente considerano la UE un’appendice degli USA e della NATO.

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