ottobre 29, 2008

Al Fatah: a. un ritratto del fondatore Arafat

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Questa scheda su uno dei soggetti attualmente operanti sul teatro mediorientale è dedicata ad Al Fatah, fondata nel 1957 da Arafat e poi confluita nell’Olp creata nel 1967.

1. Profilo di Arafat. – Le notizie che seguono su Arafat sono tratte da un profilo redatto da Antonello Sacchetti a due anni dalla morte, avvenuta il
ARAFAT DALLA A ALLA Z
Ritratto in pillole dello storico leader palestinese a due anni dalla sua scomparsa


Al Fatah: E’ il gruppo armato anti Israele fondato da Arafat nel 1957 in Kuwait. Al Fatah si mette subito in evidenza per le numerose operazioni terroristiche in territorio israeliano. Confluisce nell’Olp (Organizzazione per la liberazione della Palestina) nel 1967, ma conserva comunque una sua identità, rimanendo sempre la fazione più strettamente legata al grande leader palestinese.

Barak, premier israeliano con cui Arafat è a un passo, nel 2000, dal concludere un accordo epocale. Umanamente i due non stabiliscono mai un grande rapporto. Arafat non si fida di lui, Barak è spiazzato dall’intransigenza di Arafat. Ma l’israeliano, poche settimane prima di essere sconfitto alle elezioni da Sharon, dirà del leader palestinese: “Così come non si scelgono i propri genitori, non si scelgono i propri vicini e i leader dei propri vicini. Yasser Arafat non rappresenta l'ideale di leader che Israele vorrebbe avere accanto. Ma è il leader riconosciuto dei palestinesi. Ed è con lui che dobbiamo provare a fare la pace. Non ci sono alternative.

Clinton Il presidente Usa che cerca di entrare nella storia con un trattato di pace per la Terra Santa. Tra lui e Arafat l’intesa sembra funzionare. Ma il traguardo rimarrà un miraggio. In seguito allo scoppio dell' Intifada di al-Aqsa, il 28 settembre 2000, Arafat si dice favorevole a impegnarsi in trattative di pace con il governo israeliano, ma tra il dicembre 2000 e il gennaio 2001 risponde con un secco no al piano di pace proposto dall'ormai presidente uscente Bill Clinton.

Damasco Rapporto poco sereno, quello tra Yasser e la Siria. Avere un nemico comune (Israele) non è servito ad Arafat a legare mai in pieno né con Assad padre né con suo figlio.

Egitto E’ il Paese in cui Arafat nasce il 24 agosto 1929. Secondo alcuni al Cairo, per altri a Gaza. Qualcuno azzarda addirittura Gerusalemme. Trascorre la sua infanzia al Cairo e a Gerusalemme, presso uno zio, dopo che la madre morì quando lui aveva quattro anni (il padre era invece un commerciante di successo). Proprio a Gerusalemme, in quegli anni sotto il mandato britannico, ha i primi contatti con il fenomeno dell'immigrazione ebraica in Palestina e con l'intensificarsi degli scontri tra ebrei e arabi.

Fiducia Arafat è senza dubbio stato più un grande condottiero che un abile statista. Se come uomo di lotta ha saputo accattivarsi le simpatie di numerosi governi occidentali, come presidente della Autorità nazionale palestinese ha deluso un po’ tutti per la corruzione del suo governo e per la sostanziale incapacità di controllare il movimento palestinese. Dal 2000 in poi, in molti lo hanno continuato a temere, ma quasi nessuno aveva più fiducia in lui.

Ginevra In una conferenza tenuta a Ginevra il 14 dicembre 1988, Arafat compie una svolta nel processo di pace affermando il riconoscimento del diritto di Israele ad esistere e rinunciando al terrorismo.

Hamas Spina nel fianco di Arafat. L'ala oltranzista del movimento di liberazione palestinese conquista l'egemonia tra i giovani, in aperta contrapposizione con l'Olp di Arafat, colpevole di scendere a patti con gli odiati israeliani. Nell'autunno 2001 scatena una campagna di terrore nelle principali città israeliane con azioni kamikaze. Da allora conta molto di più di Al Fatah.

Ingegnere Arafat studia ingegneria civile all'università del Cairo dove, nel 1952, si unisce alla Fratellanza musulmana e alla Lega degli studenti palestinesi di cui diviene anche il presidente. Consegue il diploma di laurea nel 1956.

Kefiah Il copricapo arabo diventa popolare in tutto il mondo proprio grazie ad Arafat. Sono rarissime le sue foto a capo scoperto.

Libano E’ la sede dell’Olp per dodici anni, dal 1970 al 1982. Arafat vi arriva in fuga dalla Giordania e lo abbandona in fuga verso la Tunisia.

Mubarak: presidente dell'Egitto dal 1981. Filo occidentale, mediatore nella questione mediorientale, odiato dagli integralisti musulmani che hanno più volte tentato di ucciderlo. Con Arafat non ha mai legato in modo particolare.

Nobel Nel 1993, dopo gli incontri tenuti ad Oslo con il primo ministro israeliano Yitzhak Rabin, riconosce formalmente in una lettera indirizzata a quest'ultimo il diritto dello Stato di Israele ad esistere in pace e sicurezza e rinuncia all'uso del terrorismo e di altri atti di violenza. Riceve, l'anno seguente, insieme allo stesso Rabin e al ministro degli Affari esteri israeliano Shimon Peres, il premio nobel per la Pace.

Olp Organizzazione per la Liberazione della Palestina (Olp), organismo fondato nel 1964 con lo scopo di coordinare le forze di guerriglia antiisraeliana e di cui Arafat verrà nominato presidente nel 1969. Ad Arafat viene concesso nel 1974 di tenere un discorso all'Assemblea generale delle Nazioni Unite, che con la risoluzione 3237, assegna all'Olp lo status di osservatore.

Oslo Rappresentanti di Israele e dell'Olp danno avvio ad un accordo a Oslo, Norvegia, il 20 agosto1993, che viene pubblicamente annunciato dalle due parti il 29 dello stesso mese. È previsto il reciproco riconoscimento dell'Olp e del governo israeliano e la fissazione di un periodo transitorio che si dovrebbe concludere, entro il 4 maggio 1999, con il passaggio di tutto il territorio della Cisgiordania e della striscia di Gaza alle autorità palestinesi. Rispettivamente il 9 e il 10 settembre, il leader dell'Olp Yasser Arafat e il primo ministro israeliano Yitzhak Rabin si scambiano lettere di mutuo riconoscimento. Nella sua lettera a Rabin, Arafat riconosce il diritto dello Stato di Israele ad esistere in pace e sicurezza e rinuncia all'uso del terrorismo e di altri atti di violenza. Nella sua lettera, Rabin riconosce l'Olp come il rappresentante del popolo palestinese. L'Olp e Israele siglano la Dichiarazione dei Principi sulla disposizione temporanea dell'autogoverno il 13 settembre a Washington, sotto gli auspici del presidente Bill Clinton. Ha luogo la storica stretta di mano tra Yasser Arafat e Yitzhak Rabin. La Dichiarazione prevede un periodo di transizione di cinque anni e l'elezione di un'Autorità palestinese. Le negoziazioni su Gerusalemme, i profughi e gli insediamenti dovranno iniziare non oltre il terzo anno.

Presidente Arafat Il 15 novembre 1988, ad Algeri, proclama lo Stato di Palestina, di cui verrà eletto presidente l'anno seguente. Il 20 gennaio 1996, con l'88 per cento dei voti, viene eletto presidente dell'Autorità nazionale palestinese. Di fatto, muore presidente di uno Stato che non c’è.

Rabin Nel 1993, dopo gli incontri tenuti ad Oslo con il primo ministro israeliano Yitzhak Rabin, Arafat riconosce formalmente in una lettera indirizzata a quest'ultimo il diritto dello Stato di Israele ad esistere in pace e sicurezza e rinuncia all'uso del terrorismo e di altri atti di violenza. Rabin sarà ucciso nel 1995 da un estremista ebreo.

Settembre Nero Nel 1970, durante il cosiddetto Settembre nero, è costretto ad abbandonare, per volontà del re Hussein, la Giordania, paese in cui erano state stabilite le basi dell'Olp, e a ritirarsi nel sud del Libano.

Tunisi L’invasione israeliana del Libano meridionale nel 1982 costringe l’Olp a trasferirsi a Tunisi. Qui si costituisce il cosiddetto “gruppo di Tunisi”, formato dai fedelissimi di Arafat, accusati spesso di essere una sorta di “cupola” mafiosa all’interno dell’Autorità nazionale.

V Le dita in segno di vittoria sono uno dei gesti più ricorrenti. Arafat ha incarnato l’utopia di una vittoria impossibile.

Wojtyla Arafat ha sempre avuto un buon rapporto con Papa Giovanni Paolo II. Oltre alla sensibilità mostrata dal Vaticano per la causa palestinese, c’è da considerare che Suha, la moglie di Arafat, è una cristiana convertitasi all’Islam solo dopo il matrimonio.

Yassin Arafat prova a fermare Hamas arrestandone uno dei leader più famosi, lo sceicco tetraplegico Ahmed Yassin. Ma poi è costretto al dietrofront, perché Yassin è popolarissimo tra la gente di Gaza. Yassin muore ucciso dal Mossad, da shaid, da martire. La fine sempre cercata da Arafat.

Zero Dopo la morte di Arafat per la Palestina sembra davvero l’anno zero. Chi prenderà il posto di Yasser?

Antonello Sacchetti
12/11/2006

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