luglio 19, 2014

La questione sionista ed il Vicino Oriente. – Documentazione tratta da “L’Orient Arabe”: Cronache dell’anno 1917.

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 “L’Orient Arabe” inizia le sue pubblicazioni il 20 gennaio 1917 ed esce a Parigi il 5 e il 20 di ogni mese. Si trova disponibile in pubblico dominio sulla Biblioteca Gallica la sola annata del 1917.  Dal suo "programma” si ricavano le notizie che seguono. L’Orient Arabe vuole far conoscere all’Europa e soprattutto alla Francia il popolo arabo, la sua anima, il suo spirito, la sua intelligenza, le sue aspirazioni, i suoi bisogni, le sue risorse... La redazione dichiara di avere relazioni intime con i governanti arabi e di poter attingere così informazioni che verranno rese note al pubblico francese. Ci si richiama alla rivolta araba anti-ottomana del giugno 1916, quando fu promessa agli arabi l’indipendenza se si fossero ribellati. Sappiamo che questa promessa era tradito nello stesso momento in cui veniva fatta, e cioè con la stipula degli accordi segreti di spartizione dell’Oriente fra Francia e Gran Bretagna: gli accordi Sikes-Picot. La rivista è espressione degli esiliati arabi in Francia. Ci si propone di dare estratti in francese tratti dai principali giornali arabi.


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LA QUESTIONE SIONISTA
E IL VICINO ORIENTE
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tratta dal quindicinale “L’Orient Arabe”


1917

Anno inizio spoglio: 1917.


Sommario: Anno 1917 de “L’Orien Arabe” → 1°) 13.3.1917: La presa di Bagdad e le sue conseguenze sulla Palestina. – 2°) 4.4.1917: L’avanzata britannica in Palestina nei pressi di Gaza. – 3°) 19.8.1917: Situazione odiosa in Palestina. –



Top 13.3.1917infra §

La prise de Bagdad
Le Matin,
34ª Année - N° 12.068 (t)
Martedi, 13 marzo 1917, p. 1
Londres, 11 mars- – Dépêche particulière du «Matin». – Sir Stanley Maude, commandant en chef des troupes anglo-indiennes en Mésopotamie, télégraphe que les forces britannique ont occupé Bagdad dans la matinée du 11 mars.

La prise de Bagdad est le plus grand succès que l’Entente ait remporté en Orient depuis le début de la guerre. La Mecque, la capitale sainte de l’islam, s’est révoltée contre la domination turque et voici que Bagdad, la métropole légendaire de l’empire arabe, tombe aux mains des Anglais. Voyons tout d’abord les conséquences immédiates de l’opération. Nous saurons sans doute demain si un important matériel est tombé aux mains de nos alliés ou s’il a pu être évacué à temps. Dans le premier cas, le dommage subi par l’armée ottomane d’Asie serait irréparable. Dans le second, la victoire demeure d’une haute importance militaire. Les résultats de cette conquête anglaise, qui est, semble-t-il, définitive, s’étendent à l’islam d’abord, à l’Allemagne ensuite et à tous les théâtres de la guerre en dernier lieu.