dicembre 30, 2017

Gli Stati del mondo nelle loro partizioni federali, regionali, amministrative: 84. Iran

B. 1.0 Afghanistan  ↔ 84.0  Iran
Le Regioni del Mondo:  A - B - C - D - E
F - G - H - I - J - K - L - M - N - O - P - Q - R -
S - T - U - V - XY - Z.→ Partizioni.
A: Gli Stati del mondo. – B: Le grandi organizzazioni internazionali. – C: Risorse agricole, minerarie e manifatturiere. Allevamento e pesca. – D: Basi americane nel mondo. – E: Letteratura sulla Geopolitica come scienza. – F: Dizionario di Politica. – F1: Annuario di Politica Internazionale, 1935-1939. – F2: Oriente Moderno, 1921-1939. – G: Concetti geopolitici. – H. Criticità. – I. Trattati internazionali. – J. Tecnologia militare. – K. Strategia delle grandi battaglie della storia. –  L. Gli Stati del mondo con le loro partizioni federali, regionali, amministrative. – M. Le Città del Mondo. – N. I Fiumi del Mondo. – O. Le Montagne del Mondo. –


dicembre 26, 2017

Gli Stati del mondo nelle loro partizioni federali, regionali, amministrative: 1. Afghanistan → 1.1 Badakhshān

B. S. 1.0 Afghahistan ↔ 1.2 Bādghīs
Gmap. Wikipedia.
8. Divisione amministrativa. – L’Afganistan è diviso in 34 province dette velayat. Le province sono a loro volta suddivive in distretti. Esistono diversi distretti omonimi tra le varie province. «Le province dell'Afghanistan (Wilaya - ولايت) sono la suddivisione territoriale di primo livello del Paese e sono pari a 34. Ciascuna di esse si suddivide ulteriormente in distretti. La maggior parte dei distretti e delle divisioni amministrative discende dalla riforma degli anni 1960, in cui i distretti vennero istituiti col sistema "gerrymandering" per assicurare il prevalere dei Pashtun.; le province di Panjshir e di Daykundi sono state istituite nel 2004. I governi provinciali sono guidati da un governatore. Ogni provincia è rappresentata nel governo centrale da due membri della Camera degli Anziani: uno è eletto dal consiglio provinciale per quattro anni, mentre l'altro è eletto dai consigli di distretto per tre anni. La rappresentanza nella Camera del Popolo è basata direttamente sui distretti, con il vincolo che in ogni provincia due dei rappresentanti devono essere donne, nominate dal Presidente.» (W)


Badakhshān.

Sommario: 1. Enciclopedia italiana. – 2. Il capoluogo Feyzabad. – 3. Il fiume Kokcha. – 4. Marco Polo: il Milione, xlvi. –

Balascio (rubino).
1. Enciclopedia italiana. – È del 1930 questa voce redatta da Virginia Vacca, alla cui lettura nell'ottima grafica del testo si rinvia. «Provincia dell'Afghānistān, sulla sinistra del Panǵ (corso superiore dell'Amu-darja) che la cinge a N. e ad E., limitata a S. dallo spartiacque del Hindu-kush fino al passo di Khawak, e ad O. da una linea che attraversa il Turkestān, partendo dalla confluenza del Kunduz coll'Amu-darja, e procede in direzione S. fino al Hindu-kush; è compresa fra 36° e 38° N. e 69°-72° E. Il nome dell'attuale provincia è Badakhshān-Kataghān. La sua superficie è di circa 75.000 kmq. Il Badakhshān è attraversato da numerose ed elevate catene di monti, solcato da valli profonde e irrigato dal Kokcia, affluente dell'Amu-darja. Il clima è prettamente continentale, con inverni rigidi, ed estati caldissime. Le piogge sono abbondanti nel marzo-aprile; il periodo asciutto dura fino a tutto luglio, e in minor misura anche nell'agosto-ottobre; la neve incomincia a novembre e raggiunge il massimo a dicembre. Il Wakhān, regione alpestre all'estremo NE. del Badakhshān, è formato di due elevate valli, percorse dal Panǵ e strette fra alti monti, che a S. formano il tratto settentrionale del Hindu-kush, quivi attraversato da passi difficili. Il più agevole, il Bārōghil (3500 m.), conduce a Chitral e Gilgit.Principali centri abitati sono il capoluogo Faiḍābād presso l'antica capitale Badakhshān, ora abbandonata, Girm e Kishm, già esistenti all'epoca della conquista musulmana e Anderāb sul fiume omonimo. Oltre all'agricoltura (orzo, leguminose) ha importanza l'allevamento (cavalli, cammelli, bovini e ovini) e, specie nel Wakhān, la pastorizia (pecore, yak tibetani). Il Badakhshān è inoltre ricco di boschi. I prodotti minerali sono numerosi (zolfo e sale nella valle del Kokcia, ferro presso Faiḍābād, rame, lapislazzuli). Le miniere di rubini (il cui nome balahhsh, forma dialettale di Badakhsh, passò nel Medioevo nelle lingue europee: it. balascio, fr. balais; ingl. balas) si trovano nello Šugnan, che dal 1895 appartiene a Buchara. Per la popolazione mancano statistiche. È formata di Tagicchi (iranici sedentarî) e di Turchi, che parlano rispettivamente persiano e turki; sono musulmani sunniti, con nuclei musulmani ismailiti (mawlā'ī) negli altipiani.». → Torna al Sommario.

2. Il capoluogo Feyzabad. – «Fayzabad (o Faizabad, Feyzabad) è il capoluogo di provincia e principale centro del Badakhshan, nel nord dell'Afghanistan. La città è popolata da circa 50.000 persone, ed è sita ad un'altitudine di circa 1.200 m. Situata sulla Kokcha, Feyzabad è il principale centro commerciale e amministrativo della regione del Pamir. A 3,7 km ad Ovest della città si trova l'aeroporto omonimo. La maggioranza degli abitanti è tagika o uzbeka, anche se vi sono minoranze pashtun e turcomanne. Nella città sono parlate sette lingue: il dari, il munji, il wakhi, l'ishkashimi, lo yezgalami, il sarikoli, lo shuguhni e il roshani. » (W) ««città (9600 ab.) dell'Afghanistan, capoluogo della provincia di Badakhshan, a 1200 m nella valle del fiume Kokcha, 310 km a NNE di Kabul. Mercato agricolo (legumi, cotone, cereali, arachidi) con industrie di trasformazione; nei pressi, giacimenti di ferro e carbone. Aeroporto.» (Sapere Enc.)

3. Il fiume Kokcha. –  «Il fiume Kokcha, un affluente maggiore del nord del Paese, attraversa il Badakhshan, ma far arrivare l’acqua ai campi è una delle sfide con cui deve confrontarsi la comunità di assistenza; i contadini come Parween sostengono che potrebbero sostenersi da soli, se avessero l’acqua per coltivarsi il cibo... Adeeb mi fa da autista da una settimana in questo rifugio di grezza bellezza inghiottito dalle montagne. Uno speculatore capitalista potrebbe vederci il potenziale di un’altra Svizzera e costruirci campi da sci e attrazioni turistiche: cascate, fiori selvatici, colline verde smeraldo, sorgenti di montagna, con le acque del fiume Kokcha che si frangono spumeggianti su rocce simili a quelle di Gibilterra.. Il fiume Kokcha scorre intorno al distretto di Rustaq e si dirama fino a gettarsi nel fiume Amu, che separa l’Afganistan dal Tagikistan. I talebani si erano impadroniti del Takhar fino al Koccha, ma non sono riusciti ad attraversare il fiume per conquistare la parte settentrionale della provincia, che confina con il Badakhshan... Nell’area di ristoro, gli uomini mi lasciano sola in macchina e vanno a procurarsi la cena nel vicino ristorante. Ho bisogno di qualche minuto da sola. Scendo per sgranchirmi le gambe e togliermi la polvere dai vestiti. Si vedono le stelle, ma è troppo buoi per capire cosa c’è in terra. Si sente il rumore di una cascata o di un fiume. È un suomo familiare e mi rendo conto che è il fiume Kokcha. Chiudo gli occhi e respiro l’aria fresca a pieni polmoni, e il rumore dell3acqua riesce a calmarmi un po’. Mi incammino verso il fiume che avevo attraversato nel Badakhshan, con la speranza di lavarmi il viso e le mani nelle sue acque cristalline» (Fariba Nawa). « Gli affluenti di destra dell'Amu Darya, cioè il Surkhan Darya, in Uzbekistan, e il Kafirnigan, il Vakhsh e il Kizil Su in Tajikistan, e quelli di sinistra, cioè il Kokcha e il Kunduz-Taluqan, in Afghanistan, scorrono tra vallate più o meno ampie, dove la pratica dell'irrigazione (che ricerche recenti fanno risalire al Calcolitico) doveva contribuire in modo significativo alla leggendaria ricchezza del paese.L'insieme di questo vasto territorio non ha conosciuto, in epoca protostorica, uno sviluppo culturale omogeneo.... Dopo la conquista di Alessandro Magno e un'occupazione dapprima militare, limitata ad avamposti fortificati, si assiste sotto i re seleucidi Antioco I e Antioco II a un massiccio arrivo di coloni. Una delle grandi città dell'epoca, Ai Khanum, posta alla confluenza del Panj con il Kokcha, offre la prova di un importante sviluppo in questo periodo, associato a un aumento delle superfici irrigate e del numero di villaggi e alla diffusione della ceramica ellenistica in tutte le campagne vicine. I coloni portarono con sé la propria cultura (teatro, educazione nel ginnasio, scrittura, scultura, elementi decorativi architettonici, ecc.), che avrebbe segnato in modo profondo l'Asia Centrale. Il territorio conquistato è lo stesso già sottomesso dai Persiani, come testimoniano la distribuzione delle monete e i numerosissimi siti con indiscutibile influsso greco, fino ad Alessandria Eschate sulle rive dello Iaxartes (Sir Darya), verosimilmente da identificare con l'odierna Khojent.» (Treccani)

4. Marco Polo: il Milione, xlvi. – «46 Di Balascam. Balasciam è una provincia che la gente adorano Malcometo, e ànno lingua per loro. Egli è grande reame e discende lo re per reditade; e scese del legnaggio d'Allesandro e de la figlia di Dario, lo grande signore di Persia. E tutti quegli re si chiamano Zulcarnei in saracino, ciò è a dire Ales[a]ndro, per amore del grande Allexandro.
E quivi nasce le priete preziose che si chiamano balas[c]i, che sono molto care, e cavansi ne le montagne come l'altre vene. E è pena la testa chi cavasse di quelle pietre fuori del reame, perciò che ve n'à tante che diventerebboro vile. E quivi, in un'altra montagna, † ove si ca-va l'azurro, e è 'l migliore e 'l piú fine del mondo; e le pietre onde si fa l'azurro, è vena di terra. E àvi montagne ove si cava l'argento.
E la provincia è molto fredda. E quivi nasce cavagli assai e buoni coritori, e non portano ferri, sempre andando per le montagne. E nascevi falconi molto volanti e li falconi laineri: cacciare e uccellare v'è lo migliore del mondo. Olio non ànno, ma fannone di noci. Lo luogo è molto forte da guerra; e' sono buoni arcieri e vestonsi di pelle di bestie, perciò ch'ànno caro di panni. E le grandi donne e le gentili portano brache, che v'è ben 100 braccia di panno bambagino, e tal 40 e tal 80; e questo fanno per parere ch'abbiano grosse le natiche, perché li loro uomini si dilettano in femine grosse.
Or lasciamo questo reame, e conteremo d'una diversa gente, ch’è lungi da questa provincia 10 giornate. » (Edizione Liber liber).

Fayzabad«Fayzabad (o Faizabad, Feyzabad) è il capoluogo di provincia e principale centro del Badakhshan, nel nord dell'Afghanistan. La città è popolata da circa 50.000 persone, ed è sita ad un'altitudine di circa 1.200 m[1]. Situata sulla Kokcha, Feyzabad è il principale centro commerciale e amministrativo della regione del Pamir. A 3,7 km ad Ovest della città si trova l'aeroporto omonimo. La maggioranza degli abitanti è tagika o uzbeka, anche se vi sono minoranze pashtun e turcomanne. Nella città sono parlate sette lingue: il dari, il munji, il wakhi, l'ishkashimi, lo yezgalami, il sarikoli, lo shuguhni e il roshani.» (W)
Top.



Gli Stati del mondo nelle loro partizioni federali, regionali, amministrative: 1.0 Afghanistan.

B. 1.0 Afghanistan  ↔ 84.0 Iran
Le Regioni del Mondo:  A - B - C - D - E
F - G - H - I - J - K - L - M - N - O - P - Q - R -
S - T - U - V - XY - Z.→ Partizioni.
A: Gli Stati del mondo. – B: Le grandi organizzazioni internazionali. – C: Risorse agricole, minerarie e manifatturiere. Allevamento e pesca. – D: Basi americane nel mondo. – E: Letteratura sulla Geopolitica come scienza. – F: Dizionario di Politica. – F1: Annuario di Politica Internazionale, 1935-1939. – F2: Oriente Moderno, 1921-1939. – G: Concetti geopolitici. – H. Criticità. – I. Trattati internazionali. – J. Tecnologia militare. – K. Strategia delle grandi battaglie della storia. –  L. Gli Stati del mondo con le loro partizioni federali, regionali, amministrative. – M. Le Città del Mondo. – N. I Fiumi del Mondo. – O. Le Montagne del Mondo. –



1. Afghanistan ↔  1.1 Badakhshān
Gmap. 1. Afganistan.
8. Divisione amministrativa. – L’Afganistan è diviso in 34 province dette velayat. Le province sono a loro volta suddivive in distretti. Esistono diversi distretti omonimi tra le varie province. «Le province dell'Afghanistan (Wilaya - ولايت) sono la suddivisione territoriale di primo livello del Paese e sono pari a 34. Ciascuna di esse si suddivide ulteriormente in distretti. La maggior parte dei distretti e delle divisioni amministrative discende dalla riforma degli anni 1960, in cui i distretti vennero istituiti col sistema "gerrymandering" per assicurare il prevalere dei Pashtun.; le province di Panjshir e di Daykundi sono state istituite nel 2004. I governi provinciali sono guidati da un governatore. Ogni provincia è rappresentata nel governo centrale da due membri della Camera degli Anziani: uno è eletto dal consiglio provinciale per quattro anni, mentre l'altro è eletto dai consigli di distretto per tre anni. La rappresentanza nella Camera del Popolo è basata direttamente sui distretti, con il vincolo che in ogni provincia due dei rappresentanti devono essere donne, nominate dal Presidente.» (W)
Wikipedia.

kmq(stima 2016)
Badakhshān (Faīẓābād 34 632)44 836966 78922
Bādghīs (Qal’ah-ye Now 15 201)20 794504 18524
Baghlān (Pul-e Khumrī 110 902)18 255926 96951
Balkh (Mazār-e Sharīf 415 053)16 1861 353 62684
Bāmyān (Bāmyān 13 218)18 029454 63325
Dāykundī (Nīlī)17 501468 17827
Farāh (Farāh 38 333)49 339515 97310
Fāryāb (Maīmanah 86 051)20 7981 015 33549
Ghaznī (Ghaznī 61 862)22 4611 249 37656
Ghōr (Chaghcharān 7 270)36 657701 65319
Helmand (Lashkar Gāh 45 603)58 305940 23716
Herāt (Herāt 491 967)55 8681 928 32735
Jowzjān (Shibirghān 83 936)11 291549 90049
Kābul (Kābul 3 817 241)4 5244 523 7181 000
Kandahār (Kandahār 448 262)54 8451 252 78623
Kāpīsā (Maḥmūd-e Rāqī 1 586)1 908448 245235
Khōst (Khōst 12 029)4 235584 075138
Kunar (Asadābād 14 276)4 926458 13093
Kunduz (Kunduz 162 168)8 0811 029 473127
Laghmān (Mehtar Lām 5 287)3 978452 922114
Lōgar (Pul-e ‘Alam 5 684)4 568398 53587
Nangarhār (Jalālābād 232 901)7 6411 545 448202
Nīmrōz (Zaranj 27 230)42 409167 8634
Nūristān (Pārūn)9 267150 39116
Paktīkā (Sharan 2 908)19 516441 88323
Paktiyā (Gardēz 25 379)5 583561 200101
Panjshir (Bāzārak)3 772156 00141
Parwān (Chārīkār 59 086)5 715675 795118
Samangān (Aībak 30 402)13 438394 48729
Sar-e Pul (Sar-e Pul 31 592)16 386569 04335
Takhār (Tāluqān 75 212)12 4581 000 33680
Uruzgān (Tarīn Kōṭ 7 006)11 474356 36431
Wardak (Maīdān Shahr 3 172)10 348606 07759
Zābul (Qalāt 12 557)17 472309 19218
Afghanistan (Kābul)652 86427 657 14542 

Top.

dicembre 22, 2017

Gli Stati del Mondo, con le loro partizioni federali, regionali o amministrative.

Home1. K. ← | Bottom. | → J.
Le Regioni del Mondo:  A - B - C - D - E
F - G - H - I - J - K - L - M - N - O - P - Q - R -
S - T - U - V - XY - Z.→ Partizioni.
A: Gli Stati del mondo. – B: Le grandi organizzazioni internazionali. – C: Risorse agricole, minerarie e manifatturiere. Allevamento e pesca. – D: Basi americane nel mondo. – E: Letteratura sulla Geopolitica come scienza. – F: Dizionario di Politica. – F1: Annuario di Politica Internazionale, 1935-1939. – F2: Oriente Moderno, 1921-1939. – G: Concetti geopolitici. – H. Criticità. – I. Trattati internazionali. – J. Tecnologia militare. – K. Strategia delle grandi battaglie della storia. –  L. Gli Stati del mondo con le loro partizioni federali, regionali, amministrative. – M. Le Città del Mondo. – N. I Fiumi del Mondo. – O. Le Montagne del Mondo. –


A.

Top
1. Afghanistan. Sommario: 1. Enciclopedia italiana. – 2. Il capoluogo Feyzabad. – 3. Il fiume Kokcha. – 4. Marco Polo: il Milione, xlvi. –

B.

Top.
2.
C.

Top.
3.
D.

Top.
4.
E.

Top.
5.
F.



6.
G.


7.
H.


8.
I.

Iran (84)

9.
J.


10.
K.


11.
L.

12.
M.

13.
N.

13.
O.

14.
P.

15.
Q.

16.
R.

17.
S.

18.
T.

19.
U.

20.
V.

21.
W.

22.
X.

23.
Y.

24.
Z.

25-



Top.

dicembre 20, 2017

Trattati internazionali: 1. Accordo italo-turco di Londra del 13 marzo 1921.

B. Home. ↔ Successivo.
Trattati internazionali.
1.
L’accordo italo-turco di Londra
del 13 marzo 1921

L’Europe Nouvelle del 28 maggio pubblica il seguente testo dell’accordo italo-turco, firmato a Londra il 13 marzo 1921, in doppio esemplare, dal Ministro degli Affari Esteri italiano Conte Sforza, e da Bekir Sami bey, presidente della Delegazione Nazionale di Angora e Ministro degli Affari Esteri di Turchia:

Carlo Sforza (1872-1952)
«S. E. il conte Sforza, Presidente della Delegazione Italiana e Ministro degli Affari Esteri del Regno d’Italia, da una parte,

e S. E. Bekir Sami, Presidente della Delegazione della Grande Assemblea Nazionale e Ministro degli Affari Esteri di Turchia, dall’altra parte, hanno concluso le disposizioni seguenti:

1) collaborazione economica italo-turca con diritto di priorità per le concessioni d’ordine economico da accordarsi da parte dello Stato, in vista della messa in valore e dello sviluppo economico nei Sangiaccati di Adalia, Bardur, Mugha, Sparta, e di una parte dei Sangiaccati di Afiun-Kara- Hissar, Kutabia, Aidin e Konia da determinarsi nell’accordo definitivo, nella misura in cui ciò non fosse direttamente effettuato dal Governo ottomano o dai nativi ottomani con l’aiuto di capitali nazionali. Concessione a un gruppo italo-turco della miniera carbonifera di Eraclea, il cui limite sarà determinato nel documento che sarà unito all’accordo definitivo.

2) Le concessioni che comportano monopolio o privilegio, saranno sfruttate da Società costituite secondo la legge ottomana.

3) Associazione, più larga possibile, di capitali ottomani e italiani; la partecipazione può giungere sino al 50 per cento.

4) Il R. Governo d’Italia si impegna ad appoggiare efficacemente presso i suoi alleati tutte le domande della Delegazione turca relativamente al Trattato di pace, specialmente la restituzione della Tracia e di Smirne alla Turchia.

5) Il R. Governo d’Italia dà formale assicurazione che, al più tardi alla ratifica della pace e secondo un accordo tra i due paesi, esso procederà al richiamo delle sue truppe attualmente sul territorio ottomano.

6) Le disposizioni più sopra formulate saranno messe in vigore in virtù di una convenzione, la quale sarà stipulata tra le due parti contraenti, immediatamente dopo la conclusione di una pace che assicuri alla Turchia una esistenza vitale ed indipendente, e da essa accettata.

Fatto a Londra, in doppio esemplare, il 13 marzo 1921.»

Firmato: Sforza - S. Bekir.

Top.


dicembre 17, 2017

La questione sionista e il Vicino Oriente. - IX. Sintesi storica tratta dai Materiali raccolti in questa ricerca ipertestuale.

La questione sionista e il Vicino Oriente. - VIII. Cartografia e iconografia

La questione sionista e il Vicino Oriente. - VII. Indice Analitico Generale.

B. VI. Cronologia ↔ VIII. Iconografico
Sommario: I. Elenco numerico delle fonti periodiche. – II. Elenco alfabetico.  – III. Elenco Cronologico. – IV. Letteratura monografica. – V. Fonti archivistiche. – VI. Cronologia della Questione sionista, ebraica e giudaica. – VII. Indice Analitico Generale. - VIII. Cartografia e iconografia. - IX. Sintesi storico-filosofica tratta dai Materiali raccolti in questa ricerca ipertestuale.






VII→ VIII   VI Top

 Indice analitico 
della Questione sionista, ebraica e giudaica

Vai alla Lettera: A - B - C - D - E - F - G - H - I - J - K - L - M - N - O - P - Q - R - S - T - U - V - W - X - Y - Z.

Avvertenza: I nomi con grafia diverse o con caratteri non latini vengono semplificati e uniformati sotto un esponente principale, inserendo fra parentesi le varianti. I lemmi introduttivi vengono generalmente redatti sulla base dei dati attinti dalle stesse voci.

SIGLE:

AG = The Ashburton Guardian;
CO = Correspondance d’Orient;
DN = The Daily News;
EP = The Evening Post;
EPL = Evening Public Ledger;
JdG = Journal de Genève;
LW = Luxemburger Wort;
KM = Kalgoorlie Miner;
NYT = New York Tribune;
OR = L’Osservatore Romano;
RI = La Rassegna Italiana;
SMH = The Sidney Morning Herald;
S = La Stampa
T = The Times
U = l’Unità (1924-2013) 
WA = The West Australian 

La questione sionista e il Vicino Oriente. - VI. Cronologia della questione sionista, ebraica e giudaica.

B. V. Archivistico ↔ VII. Analitico
Sommario: I. Elenco numerico delle fonti periodiche. – II. Elenco alfabetico.  – III. Elenco Cronologico. – IV. Letteratura monografica. – V. Fonti archivistiche. – VI. Cronologia della Questione sionista, ebraica e giudaica. – VII. Indice Analitico Generale. - VIII. Cartografia e iconografia. - IX. Sintesi storico-filosofica tratta dai Materiali raccolti in questa ricerca ipertestuale

VI.

Cronologia 
della Questione sionista, ebraica e giudaica

Vai all’anno: 1800-1879 - 1880 - 1881 - 1882 - 1883 - 1884 - 1885 - 1886 - 1887 - 1888 - 1889 - 1890 - 1891 - 1892 - 1893 - 1894 - 1895 - 1896 - 1897 - 1898 - 1899 - 1900 - 1901 - 1902 - 1903 - 1904 - 1905 - 1906 - 1907 - 1908 - 1909 - 1910 - 1911 - 1912 - 1913 - 1914 - 1915 - 1916 - 1917 - 1918 - 1919 - 1920 - 1921 - 1922 - 1923 - 1924 - 1925 - 1926 - 1927 - 1928 - 1929 - 1930 - 1931 - 1932 - 1933 - 1934 - 1935 - 1936 - 1937 - 1938 - 1939 - 1940 - 1941 - 1942 - 1943 - 1944 - 1945 - 1946 - 1947 - 1948 - 1949 - 1950 - 1951 - 1952 - 1953 - 1954 - 1955 - 1956 - 1957 - 1958 - 1959 - 1960 - 1961 - 1962 - 1963 - 1964 - 1965 - 1966 - 1967 - 1968 - 1969 - 1970 - 1971 - 1972 - 1973 - 1974 - 1975 - 1976 - 1977 - 1978 - 1979 - 1980 - 1981 - 1982 - 1983 - 1984 - 1985 - 1986 - 1987 - 1988 - 1989 - 1990 - 1991 - 1992 - 1993 - 1994 - 1995 - 1996 - 1997 - 1998 - 1999 - 2000 - 2001 - 2002 - 2003 - 2004 - 2005 - 2006 - 2007 - 2008 - 2009 - 2010 - 2011 - 2012 - 2013 - 2014 - 2015 - 2016 - 2017...

La questione sionista e il Vicino Oriente. - V. Fonti archivistiche.

La questione sionista e il Vicino Oriente. - IV. Letteratura monografica.

B. III. Cronologico ↔ V. Archivistico
Sommario: I. Elenco numerico delle fonti periodiche. – II. Elenco alfabetico.  – III. Elenco Cronologico. – IV. Letteratura monografica. – V. Fonti archivistiche. – VI. Cronologia della Questione sionista, ebraica e giudaica. – VII. Indice Analitico Generale. - VIII. Cartografia e iconografia. - IX. Sintesi storico-filosofica tratta dai Materiali raccolti in questa ricerca ipertestuale

IV.

Letteratura monografica 
 (maggiori dettagli nella Home specifica)

a.
Elenco numerico

1. Marquis de La-Tour-du-Pin La Charce, Vers un ordre social chrétien (1882-1907), Troisième Edition, Nouvelle Librairie National, Paris, a pp. 330-352: La questione juive et la revolution social: 16 octobre 1898.  Riassunto ed estratti.

b.
Elenco alfabetico

1. La-Tour-du-Pin La Charce, Vers un ordre social chrétien (1882-1907), Troisième Edition, Nouvelle Librairie National, Paris, a pp. 330-352: La questione juive et la revolution social: 16 octobre 1898.  Riassunto ed estratti.
c.
Elenco cronologico

1898: 1. Marquis de La-Tour-du-Pin La Charce, Vers un ordre social chrétien (1882-1907), Troisième Edition, Nouvelle Librairie National, Paris, a pp. 330-352: La questione juive et la revolution social: 16 octobre 1898.  Riassunto ed estratti.
Top.

La questione sionista e il Vicino Oriente. - III. Elenco Cronologico.

B. II. Alfabetico ↔ IV. Letteratura
Sommario: I. Elenco numerico delle fonti periodiche. – II. Elenco alfabetico.  – III. Elenco Cronologico. – IV. Letteratura monografica. – V. Fonti archivistiche. – VI. Cronologia della Questione sionista, ebraica e giudaica. – VII. Indice Analitico Generale. - VIII. Cartografia e iconografia. - IX. Sintesi storico-filosofica tratta dai Materiali raccolti in questa ricerca ipertestuale.

III. 

Elenco cronologico
delle fonti giornalistiche e periodiche

(Più dettagli: cliccando sull’anno si accede all’elenco delle riviste disponibile per quell’anno, insieme con i titoli degli articoli, cliccando sui quali si arriva all’articolo; cliccando sul titolo della rivista si accede all’annata della rivista per quel singolo anno e da qui a tutte le altre annate disponibili).

1880 1. La Croix
1881: 1. La Croix;
1889: 1. Journal de Genève; b. La Croix; c. Virginian Pilot;

Top.