febbraio 27, 2011

Stati del mondo: 132. Oman

B. S. 130: Nuova Zelanda ↔ 133: Paesi Bassi
• Confini: a SW con lo Yemen, a W con l’Arabia Saudita, a NW con gli Emirati Arabi Uniti; si affaccia a NE al Golfo di Oman, a E al Mare Arabico e a S all’Oceano Indiano.
• L’Oman ha una superficie di kmq 309.500 e una popolazione di 2.340.815 abitanti censiti nel 2003 e di 2.845.400 stimati nel 2009 con una densità di 9 ab./kmq. La capitale Mascate = Masqat conta 30.251 abitanti nel 2008 che erano 785.515 con l’agglomerato urbano nel 2007.
• Fanno parte dell’Oman le isole Kuria Muria (78 kmq), dal 1967, e le due exclave di Madha, circondata dal territorio degli Emirati Arabi Uniti, e della penisola di Musandam.

B.S.T. Google map.
Oman.
• L’Oman è membro di CCG, Lega Araba, OCI, ONU, WTO.
• Sultanato. Protettorato britannico dal 1891 retto dal sec. XVIII dalla dinastia Āl-Bū-Sa‘īd, è indipendente dal 1971. È una monarchia assoluta; il sultano controlla lo stato avvalendosi del Consiglio dell’Oman, composto dal Consiglio consultivo (85 membri eletti con mandato di 4 anni) e dal Consiglio di stato (fino a 85 membri di nomina reale), che può proporre e approvare modifiche alla legislazione, ma è sottomesso al potere del sultano; non sono ammessi i partiti politici
• Etnie: così ripartite nel 2000 Arabi (55,3%), Indo-Pakistani (31,7%), Persiani (2,8%), Zanzibari (2,5%),  altri (7,7%).
• Lingue: arabo (ufficiale), inglese.
• Religioni: nel 2005 Musulmani ibadhi (75%),  sunniti (8%), sciiti (6%), induisti (5%), cristiani (5%), altri (1%).

• Links ufficiali, istituzionali, utili:
Treccani.
– National Center for Statistics and Information: www.ncsi.gov.om

B. T. G. Vers. 1.1 /21.11.2017
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Sommario: Parte Prima:  1. Attualità geopolitica. - 2. I principali parametri. - 3. Note storiche. -  4. Popolazione. - 5. Ordinamento dello Stato e forma di governo. - 6. Religione. - 7. Economia. - 8. Agricoltura. - 9. Allevamento e pesca. -  10. Industria. - 11. Risorse minerarie. - 12. Commercio. - 13. Turismo. - 14. Strade e comunicazioni. -   15. Difesa. - 16. Lingua. - 17. Letteratura. - 18. Arte. - 19. Filosofia. - 20. Istruzione. - 21. Giustizia.  - 22. Sanità. - 23. Geografia. - 24. Cartografia. -  25. Divisione amministrativa. - 26. Ordinamento politico e partiti politici. - 27. Carte costituzionali e leggi fondamentali. - 28. Diritto. – Parte Seconda:  i. /// 1. Parametri principali. – 2. Note storiche. – 3. Economia. – 4. Popolazione. – 5. Giustizia. – 6. Difesa. –

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1. Attualità geopolitica. – a) «Roma, 29 Novembre 2016, Nena News - A volte per cercare di capire i mutamenti di un’area in continuo movimento come il Medio Oriente è necessario osservare i Paesi che, apparentemente periferici, riescono ad assumere un ruolo integrante nelle più vaste dinamiche geopolitiche. E’ questo il caso dell’Oman. Il sultanato della Penisola Arabica, dopo l’inizio della guerra in Yemen, ha, infatti, assunto una posizione di mediazione nella questione e si è posto come attore con comportamenti difformi rispetto alle scelte dei Paesi del Consiglio di Cooperazione del Golfo (CCG). L’allontanamento dell’Oman dalla sfera di influenza saudita ha, però, un’ampiezza ben più vasta di quella strettamente relativa al conflitto yemenita e ripercuote i suoi effetti sia in ambito politico sia in ambito economico.
A riprova di questo allontanamento, il vertice che si terrà in Bahrain il mese prossimo per il rafforzamento dei legami tra gli stati che compongono il CCG con la prevista creazione di una Unione del Golfo non vedrà la presenza delle autorità dell’Oman. Secondo quanto affermato a tal proposito da Ganem Al Bu Ainain, Ministro degli affari parlamentari bahrainita, l’Unione del Golfo sarà molto più avanzata rispetto al Consiglio di cooperazione. In questo senso, i Paesi che aderiranno all’Unione attraverso misure politiche ed economiche avranno un livello di integrazione più avanzato di quelli che si limiteranno a rimanere nel Consiglio di Cooperazione. La contrarietà al progetto dell’Oman non nasce oggi e già nel 2013 Yusuf bin Alawi, Ministro degli Esteri omanita, aveva preso posizione contro l’Unione. La proposta saudita di rafforzamento dei legami tra i Paesi del Golfo è stata, infatti, a lungo considerata esclusivamente tesa a marginalizzare l’influenza iraniana sulla sponda occidentale del Golfo Persico. In quest’ottica, la scelta dell’Oman di non aderire ha fatto si che alcuni analisti tratteggiassero l’atteggiamento del sultanato come un tentativo di porsi al di sopra delle parti, ostentando una totale neutralità: alcuni di essi, al tempo, parlavano in tal senso dell’Oman come la Svizzera del Golfo. Ad oggi, però, la situazione sembra essere mutata. L’Oman ha preso le distanze dall’intervento militare in Yemen guidato dall’Arabia Saudita e, secondo alcuni rapporti, la dirigenza di stanza a Muscat si sarebbe parzialmente discostata dalla precedente politica diplomatica, prendendo parte attiva, anche se non ufficialmente, al fianco delle milizie Houthi. All’Oman viene, infatti, imputato un ruolo di tramite tra l’Iran e le milizie ribelli yemenite. La situazione è, però, delicata. La capacità di porsi come mediatore tra le diverse forze in campo nel panorama yemenita ha avuto un risvolto positivo per tutte le parti coinvolte ed una rottura con l’Oman inciderebbe necessariamente anche sui colloqui di pace yemeniti. A metà novembre, infatti, il Segretario di Stato americano John Kerry si è recato proprio in Oman per incontrare il Sultano Qaboos Bin Said per discutere della necessità di trovare una soluzione politica duratura per lo Yemen e per ringraziare la diplomazia omanita per la mediazione in campo yemenita che ha portato nelle scorse settimane al rilascio di cittadini americani detenuti in Yemen come Wallead Yusuf Pitts Luqman, trasportato a Muscat da ribelli Sanaa su un aereo militare dell’Oman il 7 novembre. Da un lato, dunque, i legami tra Muscat e Teheran vengono considerati fondamentali per mantenere un fragile equilibrio nel contesto yemenita. Dall’altro, l’atteggiamento dell’Oman rende palese la debolezza intrinseca della politica dell’Arabia Saudita che, qualora non riuscisse a stringere a sé le forze del Golfo, si troverebbe privata del suo ruolo di leader regionale e ancor più isolata. La particolare dinamica d’area sembra, in questo senso, riflesso diretto delle linee di tendenza generali che vedono un rinnovato attivismo e riconoscimento del ruolo iraniano ed un progressivo arretramento delle forze saudite in tutti i contesti bellici della regione.
Francesca La Bella è su Twitter @LBFRa» (NENA/news).
B. T. S. Gmap. - Bandiera.
Wiki: Simple English / img.
2. Parametri principali. – È una monarchia assoluta. Il sovrano detiene tutti i poteri avvalendosi di un Consiglio consultivo di 84 membri scelti tra i candidati proposti da assemblee locali a suffragio limitato e da un Consiglio di Stato composto da 71 membri di nomina reale. Non sono ammessi i partiti politici.

3. Note storiche. – Protettorato britannico dal 1891 retto dal XVIII secolo dalla dinastia Al-Busaid, tuttora regnante, è indipendente dal 1971.

3. Economia. – Sono fondamentali le risorse petrolifere e il gas naturale. Altri prodotti minerari sono la cromite, il rame, l’oro e l’argento. Rilevante la pesca.

4. Popolazione. – Gruppi etnici sono Arabi per il 74,4%, indiani per il 13%, pakistani per il 7,4%, agiziani per l’1,6%, altri 3,6%. La lingua ufficiale è l’arabo. Si parla inglese. I musulmani (ibadhi) sono il 73,6%, musulmani sunniti il 14,1%, gli induisti 7,4%, i cristiani 3,7%, altri 1,2%.

5. Giustizia. – Da regime monarchico assoluto.

6. Difesa. – Dati non disponibili.

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7. Breve storia del Gulf Cooperation Council (GCC). – Ne fa parte anche l’Oman, che insieme agli altri  cinque paesi chiese alla NATO di imporre un no fly zone sulla Libia, altro produttore di petrolio. Si tratta di un sistema di accaparramento del petrolio mediorientale da parte dei Rockfeller e Rotschild che temono nazionalizzazioni come quelle in Iran e in Libia. La scambio è petrolio con il potere concesso ai signori del Golfo sulla pelle dei loro cittadini. Le democrazie occidentali non hanno scrupoli di sorta, quando si tratta non già degli interessi e del benessere dei loro cittadini, ma semplicemente di consorterie familiare di potere come quelle menzionate dei Rockfeller e dei Rotschild. L’articolo di cui al link descrive più minutamente queste relazioni. «Quello che è successo in Libia è un’operazione segreta classica, evocata dall’intelligence occidentale e finanziata dal GCC, che tenta di arraffare i giacimenti petroliferi appartenenti al popolo della Libia e di consegnarli ai trilionari Rotschild/Rockfeller» (ivi).

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febbraio 26, 2011

Stati del mondo: 127. Nicaragua

B. 126: Nepal ↔ 128: Niger

• Confini: a N con l’Honduras, a S con la Costa Rica e si affaccia a E al Mare delle Antille e a W all’Oceano Pacifico.
• Il territorio ha una superficie di kmq 130.373 e una popolazione di 5.142.098 abitanti censiti nel 2005 e di 5.742.800 stimati nel 2009 con una densità di 44 ab./kmq. La capitale Managua conta 960.053 abitanti nel 2007 che erano 1.165.000 con l’agglomerato urbano nel 2005.
• La stretta pianura costiera occidentale assai fertile, prosegue in una depressione interna, in parte occupata dai laghi di Managua e di Nicaragua. Due catene montuose delimitano verso W la pianura orientale malsana e paludosa. Il clima è tropicale.
• Membro di: DR-CAFTA, OAS, ONU e WTO.
- Instituto Nacional de Información de Desarrollo.
- Utenti internet: 34,8 ogni 1000 abitanti nel 2009. DSL: 8,2 ogni 1000 nel 2009.

Vers. 1.0/17.2.11
Sommario: Parte Prima: Strutture.  1. Attualità geopolitica. - 2. I principali parametri. - 3. Note storiche. -  4. Popolazione. - 5. Ordinamento dello Stato e forme di governo. - 6. Partiti e movimenti politici. - 7. Religione. -  8. Divisione amministrativa. – 9. Diritto. – 10. Costituzione vigente. - 11. Giustizia. – 12. Sanità. -  13. Difesa. - 14. Economia. - 15. Agricoltura. Flora. Fauna. - 16. Allevamento e pesca. -  17. Industria. - 18. Risorse minerarie. - 19. Commercio. - 20. Turismo. - 21. Strade e comunicazioni. - 22. Lingua. - 23. Letteratura. - 24. Arte. - 25. Filosofia. - 26. Istruzione. - 27. Geografia. - 28. Cartografia. - 29. Video You Tube. - 30. Guerre e conflitti. – Parte Seconda: Eventi e dinamica politica.  i.  – - Parte Terza: Letteratura. a.  /// 1. Parametri principali. – 2. Note storiche. – 3. Economia.– 4. Popolazione. – 5. Giustizia. – 6. Difesa. –

1. Parametri principali. – È una repubblica. Presidente e capo del governo è Daniel Ortega Saavedra. Il 19 ottobre 2009 i giudici della Corte suprema, vicini al partito sandinista (FSLN), hanno rimosso gli ostacoli costituzionali alla ricandidatura del presidente Ortega nelle elezioni del 2011. Secondo la costituzione del 9 gennaio 1987, modificata nel 1995, il Presidente della Repubblica è eletto a suffragio universale e dura in carica 5 anni come l’Assemblea nazionale.

2. Note storiche. – Indipendente dal 1821, il Nicaragua fu occupato nel 1912 dagli USA, che si ritirarono nel 1933 dopo l’affermazione di una rivoluzione nazionalista guidata dal gen. Augusto Sandino. Dopo l’assassinio di Sandino si arì la lunga dittatura di Anastasio Somoza e dei suoi figli (1936-79). Dopo una lunga guerra civile, il potere passò al fronte sandinista di liberazione nazionale (FSLN). Gli USA reagirono sostenendo la guerriglia dei Contras che si protrasse fino agli accordi di pace del 1988. Alle elezioni del 1990 si affermò una coalizione antisandinista guidata da Violeta Chamorro. Il FSLN perse anche le successive elezioni fino al 2006, quando è tornato al potere con Daniel Ortega.

3. Economia. – Le principali colture commerciali sono caffé, canna da zucchero, frutta, arachidi e tabacco. Per l’autoconsumo si coltivano mais, riso, fagioli. Le foreste sono ricche di essenze pregiate: mogano, palissandro, albero della gomma. Le risorse minerarie comprendono oro, argento, salgemma e gesso. Nel 2005 è entrata in vigore l’Unione doganale tra Nicaragua, Honduras, El Salvador e Guatemala.

4. Popolazione. – Gruppi etnici sono costituiti da meticci per il 63%, da bianchi er il 14%, da neri per l’8%, da amerindi per il 5% e da altri per il restante 10%. Sono cattolici il 58,5%, protestanti il 21,6%, altri il 4,2%. La lingua ufficiale e parlata è lo spagnolo. Lingua locale tradizionale è il chibcha.

5. Giustizia. – Non è prevista la pena di morte.

6. Difesa. – È un paese funestato dalla guerriglia e dall’ingerenza USA, che armò i Contras.

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febbraio 21, 2011

La questione sionista ed il Vicino Oriente – Documentazione tratta dal “Corriere della Sera”: n1) Cronache dell’anno 1921


PAGINA IN COSTRUZIONE






Sinottica di «Geopolitica»
Home della «Questione sionista»
Mentre valgono le considerazioni generali già fatte per le precedenti fonti documentarie, per le quali si rinvia ad apposito elenco, costantemente aggiornato, cui si aggiunge ora: 30°) «Corriere della Sera», pare qui opportuno rilevare ogni volta la casualità e imparzialità con la quale le diverse fonti si aggiungono le une alle altre, animati da una pretesa di completezza, che sappiamo difficile da raggiungere, ma che non ci stancheremo dal perseguire. Peraltro, la causalità nel reperimento delle fonti non è priva di conseguenze in quanto può portare ad escludere una ripetizione ultronea di notizie già date ed ormai largamente note. Il «Corriere della Sera» è un quotidiano milanese, annoverato spesso come il maggiore d’Italia, offre per l’anno 1921 nessuna copertura sulla Palestina. Abbiamo trovato in tutto quattro articoli sull”«antisemitismo» e sul «sionismo», piuttosto indirettamente riconducibili alla nostra ricerca. Un discorso a parte andrà fatto su ciò che traspare dalla linea editoriale del giornale milanese, già in quegli anni.


LA QUESTIONE SIONISTA
E IL VICINO ORIENTE

Home
del quotidiano “Corriere della Sera”

1920 ↔ 1922

Corriere d’Italia: 1906 - 1907 - 1908 - 1909 - 1910 - 1911 - 1912 - 1913 - 1914 - 1915 - 1916 - 1917 - 1918 - 1919 - 1920 - 1921 - 1922 - 1923 - 1924 - 1925 - 1926 - 1927 - 1928 - 1929.

Sommario: 1°) 6 giugno: Gugliemo conferenziere e antisemita: dileggiato dalla stampa postbellica. – 2°)

Serie Periodici 1921 = a: Oriente Moderno; b: Le peuple juif; c: Jüdische Rundschau; d: Le Temps; e: L’Osservatore Romano; e1: Corriere d’Italia; f: La Documentation Catholique; g: La Rassegna Italiana; h: La Correspondance d’Orient; i: Le Figaro; j: Journal des débats; k: Journal de Genève; l: Gazette de Lausanne; m: La Vita Italiana; n: La Stampa; o: El Sol; p: El Siglo futuro; q: Alrededor del Mundo; r: New York Tribune; s: Evening Public Ledger; t: The Sidney Morning Herald; u: Luxemburger Wort; v: Escher Tageblatt; w: The Evening Post; x: The Ashburton Guardian; y: La Civiltà Cattolica; z: Miscellanea.


Top supra ↑ 6-6-1921 ↓ infra → § 1/e1
Cap. 1/e1
Gugliemo conferenziere e antisemita:
dileggiato dalla stampa postbellica
da: Corriere della Sera,
Anno XLVI, Nr. 134,
Lunedi, 6 giugno 1921

Londra, 6 giugno, matt. – Il Times ha da Copenhagen che il dottor Federico Poulsen, ispettore di una criptoteca, riferisce ai giornali la narrazione di una visita all’ex-Kaiser tedesco, fatta da uno scienziato olandese, il quale era stato invitato insieme con un collega ad udire una conferenza dello stesso Kaiser sugli scavi di Corfù.

La conferenza era stata preparata dal prof. Darpfel, ma Guglielmo aveva imparato la conferenza a memoria. Prima che si presentasse l’oratore, l’ufficiale d’ordinanza invitò gli intervenuti a non chiedere spiegazioni all’ex-sovrano conferenziere. Parlando della situazione attuale, l’ex-Kaiser ha detto che la sconfitta germanica e la rivoluzione sono dovute unicamente agli ebrei e perciò bisognerebbe fare piazza pulita nel mondo, impiccando tutti gli ebrei.

Dopo la conferenza, Guglielmo ha mandato a regalare al dott. Poulsen il 300° pezzo di legno segnato da lui, da quando è arrivato in Olanda, con incise le iniziali W.I.R. (Guglielmo Imperatore Re).


(segue)



Stati del mondo: 124. Namibia.

B. 123: Myanmar ↔ 125: Nauru

• Confini: a N con l’Angola, a NE con lo Zambia lo Zimbabwe, a E con il Botswana, a SE e a S con il Sudafrica e si affaccia a W sull’Oceano Atlantico.
• Il territorio ha una superficie di kmq 824.115 e una popolazione di 1.830.330 abitanti censiti nel 2001 e di 2.171.100 stimati nel 2009 con una densità di 3 ab./kmq. La capitale Windhoek conta 313.000 abitanti nel 2007.
• La Baia della Balena, un tempo exclave del Sudafrica, è parte integrante della Namibia con le Isole dei Pinguini, Hollandsbird e Possession. Il territorio è costituito da una bassa fascia costiera (deserto del Namib) che si eleva verso l’interno fino a 2579 m nel Brandberg per poi digradare. Il clima è arido.
• Membro di: Commonwealth, ONU, SACU, SADC, UA e WTO, associato UE.
- Central Bureau of Statistic.
- Utenti internet: 58,7 ogni 1000 abitanti. Abbonati DSL: 0,2 ogni 1000 nel 2009.

Vers. 1.0/17.2.11
Sommario: Parte Prima: Strutture.  1. Attualità geopolitica. - 2. I principali parametri. - 3. Note storiche. -  4. Popolazione. - 5. Ordinamento dello Stato e forme di governo. - 6. Partiti e movimenti politici. - 7. Religione. -  8. Divisione amministrativa. – 9. Diritto. – 10. Costituzione vigente. - 11. Giustizia. – 12. Sanità. -  13. Difesa. - 14. Economia. - 15. Agricoltura. Flora. Fauna. - 16. Allevamento e pesca. -  17. Industria. - 18. Risorse minerarie. - 19. Commercio. - 20. Turismo. - 21. Strade e comunicazioni. - 22. Lingua. - 23. Letteratura. - 24. Arte. - 25. Filosofia. - 26. Istruzione. - 27. Geografia. - 28. Cartografia. - 29. Video You Tube. - 30. Guerre e conflitti. – Parte Seconda: Eventi e dinamica politica.  i.  – - Parte Terza: Letteratura. a.  /// – 1. Parametri principali. – 2. Note storiche. – 3. Economia.– 4. Popolazione. – 5. Giustizia. – 6. Difesa. –

1. Parametri principali. – La Namibia è una repubblica. Suo presidente dal 21 marzo 1005 è Hifikepunye Lucas Pohamba. Primo ministro dalla stesse data è Nahas Gideon Angula. Secondo la costituzione del 1990, il presidente della repubblica è anche titolare del potere esecutivo e viene eletto a suffragio universale diretto con mandato di 5 anni.

2. Note storiche. – Protettorato tedesco dal 1884, colonizzato nel 1904-7 al prezzo dello sterminio delle popolazioni indigene, nel 1920 fu affidato in mandato al Sudafrica, che procedette alla sua annessione di fatto. Dal 1965 si sviluppo un movimento di guerriglia. Il paese ottenne l’indipendenza il 21 marzo 1990.

3. Economia. – L’economia del paese è strettamente legata alle esportazioni di minerali. L’allevamento alimenta l’esportazione di carne e di lana. Tra le colture di sussistenza prevalgono il mais e il miglio. Notevole è la pesca. Le risorse minerarie abbondanti rappresentano il 70% delle esportazioni. Il paese è tra i maggiori produttori mondiali di diamanti di alta qualità. Molto importante è anche l’uranio. Si estraggono inoltre zinco e piombo, rame, stagno, ametiste. Il turismo è in crescita.

4. Popolazione. – I gruppi etnici sono quelli degli Ovambo (47,4%), Kavango (8,8%), Damara (7,1%). La religione è per il 51,4% costituita da protestanti, per il 16,5% da cattolici, per il 5,5% da anglicani, per il 7,1% da altri cristiani. Lingue ufficiali sono l’inglese e il tedesco. Lingue locali il bantu, herero, nama, oshivambo.

5. Giustizia. – Non è in vigore la pena di morte.

6. Difesa. – Dati non disponibili.

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febbraio 20, 2011

Stati del mondo: 172. Swaziland

B. 171: Svizzera ↔ 173: Tagikistan
• Confini: Enclave del Sudafrica, confina con il Mozambico a NE.
• Il territorio ha una superficie di kmq 17.364 e una popolazione di 953.524 abitanti censiti nel 2007 e di 1.184.900 stimati nel 2009 con una densità di 68 ab./kmq. La capitale amministrativa e giudiziaria Mbabane conta 78.000 abitanti nel 2007. Lobamba che è capitale legislativa ne conta 11.000 nel 2006.
• Non ha sbocco al mare. A NE le pioggie sono copiose, mentre verso S l’aridità aumenta.
• Membro di: Commonwealth, ONU, SACU, SADC, UA e WTO, associato UE.
- Swaziland Government.
- Utenti internet: 76 ogni 1000 abitanti. DSL: 1,3 ogni 1000 abitanti.

Vers. 1.0/17.2.11
Sommario: Parte Prima: Strutture.  1. Attualità geopolitica. - 2. I principali parametri. - 3. Note storiche. -  4. Popolazione. - 5. Ordinamento dello Stato e forme di governo. - 6. Partiti e movimenti politici. - 7. Religione. -  8. Divisione amministrativa. – 9. Diritto. – 10. Costituzione vigente. - 11. Giustizia. – 12. Sanità. -  13. Difesa. - 14. Economia. - 15. Agricoltura. Flora. Fauna. - 16. Allevamento e pesca. -  17. Industria. - 18. Risorse minerarie. - 19. Commercio. - 20. Turismo. - 21. Strade e comunicazioni. - 22. Lingua. - 23. Letteratura. - 24. Arte. - 25. Filosofia. - 26. Istruzione. - 27. Geografia. - 28. Cartografia. - 29. Video You Tube. - 30. Guerre e conflitti. – Parte Seconda: Eventi e dinamica politica.  i.  – - Parte Terza: Letteratura. a.  /// –1.Parametri principali. – 2. Note storiche. – 3. Economia. – 4. Popolazione. – 5. Giustizia. – 6. Difesa. –

1. Parametri principali. – È una monarchia con sovrano Mswati III dal 25 aprile 1986. Primo Ministro è Barnabas Sibusiso Dlamini dal 16 ottobre 2008. La costituzione del 1978 attribusce gran parte dei poteri al re. L’Assemblea e il Senato hanno funzioni soprattutto consultive.

2. Note storiche. – Già protettorato britannico, lo Swaziland è indipendente nell’ambito del Commonwealth dal 16 settembre 1968, conservando gli istituti e i costumi tradizionali.

3. Economia. – L’economia del paese è dipendente dal Sudafrica e dalle rimesse degli emigrati. La maggior parte della popolazione è occupata in colture di sussistenza, ma è presente anche un’agricoltura di piantagione, imperniata sulla canna da zucchero. Il sottosuolo fornisce carbone.

4. Popolazione. – Gruppi etnici sono i Swazi (82,3%), gli Zulu (9,6%), Tsonga (2,3%), altri (5%). Si parla l’inglese e lo siSwati, che sono lingue ufficiali. La religione è di cristani per il 66,7%. Animisti e fedeli di credenze tradizionali i restanti.

5. Giustizia. – Non ho al momento dati disponibili.

6. Difesa. – Non ho al momento dati disponibili.

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febbraio 19, 2011

Stati del mondo: 166. Sud Africa

B. 165: USA ↔ 167: Sudan
• Confini: a N con il Botswana, a NE con lo Zimbabwe, lo Swaziland e il Mozambico, a NW con la Namibia e si affaccia a E e a SE all’Oceano Indiano, a SW e a W all’Oceano Atlantico. Il territorio inoltre ingloba il Lesotho.
• Il territorio ha una superficie di kmq 1.220.813 e una popolazione di 44.819.778 abitanti censiti nel 2001 e di 49.320.500 stimati nel 2009 con una densità di 40 ab./kmq. Ha diverse capitali: Pretoria = Tshwane come capitale amministrativa e sede del Governo con 1.338.000 ab. incluso l’agglomerato urbano nel 2007; Città del Capo = Cape Town = Kaapstad che è la capitale legislativa e conta 987.007 ab. nel 1996 che diventano 3.215.000 con l’agglomerato urbano nel 2007; ed infine Bloemfontein che è la capitale giudiziaria con 417,000 ab. nel 2007.
• Largamente bagnato dal mare, il territorio è formato prevalentemente da altipiani che rivolgono alla costa un orlo alzato e formano una grandiosa scarpata, ai piedi della quale si estende una pianura costiera. I fiumi principali sono l’Orange, con l’affluente Vaal, e il Limpopo. Il clima è tropicale con precipitazioni abbondanti a E, mediterraneo a S e meno piovoso a W.
• Membro di: Commonwealth, ONU, SACU, SADC, UA e WTO. associato UE.
- Statistics South Africa.
- Utenti internet: 88,2 ogni 1000 abitanti.

Vers. 1.0/17.2.11
Sommario: Parte Prima: Strutture.  1. Attualità geopolitica. - 2. I principali parametri. - 3. Note storiche. -  4. Popolazione. - 5. Ordinamento dello Stato e forme di governo. - 6. Partiti e movimenti politici. - 7. Religione. -  8. Divisione amministrativa. – 9. Diritto. – 10. Costituzione vigente. - 11. Giustizia. – 12. Sanità. -  13. Difesa. - 14. Economia. - 15. Agricoltura. Flora. Fauna. - 16. Allevamento e pesca. -  17. Industria. - 18. Risorse minerarie. - 19. Commercio. - 20. Turismo. - 21. Strade e comunicazioni. - 22. Lingua. - 23. Letteratura. - 24. Arte. - 25. Filosofia. - 26. Istruzione. - 27. Geografia. - 28. Cartografia. - 29. Video You Tube. - 30. Guerre e conflitti. – Parte Seconda: Eventi e dinamica politica.  i.  – - Parte Terza: Letteratura. a.  /// – 1. Parametri principali. – 2. Note storiche. – 3. Economia. – 4. Popolazione. – 5. Giustizia. – 6. Difesa. –

1. Parametri principali. – È una repubblica con presidente e capo del governo Jacob Zuma (ANC), eletto il 6 maggio 2009 e in carica dal 9 maggio 2009. La costituzione provvisoria del 1993 e la nuova costituzione entrata in vigore il 4 febbraio 1997 garantiscono la convivenza tra le diverse comunità.

2. Note storiche. – Dalla federazione tra le ex Repubbliche boere dell£Orange e del Transvaal e le colonie britanniche del Capo e del Natal nacque, nel 1910, l’Unione Sudafricana, dominion autonomo della Corona britannicca, pienamente indipendente dal 1931. Nel 1948 l’oligarchia bianca di ascendenza olandese (boeri), raccolta nel Partito nazionale, impose ufficialmente il regime di segregazione razziale, noto come apartheid. Nel 1960 l’African National Congressm che raccoglieva l’opposizione nera, fu dichiarato fuori legge. Condannato dalla comunità internazionale, il Sudafrica uscì dal Commonwealth e proclamò la repubblica il 31 maggio 1961. Il processo di smantellamento dell’apartheid ha avuto inizio nel 1990-91 sotto la presidenza di Fredrik De Klerk, che ha legalizzato l’ANC e scarcerato il suo leader Nelson Mandela. Le prime elezioni libere e multietniche, accompagnate dal ritiro delle sanzioni internazionali, si sono tenute nel 1994 con la vittoria dell’ANC e l’elezione di Mandela alla presidenza.

3. Economia. – Nel 2008-09 il calo dei prezzi delle materie prime ha interrotto la crescita economica del paese. La disoccupazione elevata è causa di gravi conflitti sociali. Il paese è un buon produttore di cereali, in particolare frumento e mais. Ricca la gamma delle colture fruttifere: mele, pere, pesche, prugne, albicocche, agrumi, frutta tropicale, eccellenti i vini. Fra le colture industriali si collocano in primo piano la canna da zucchero e il tabacco.

4. Popolazione. – L’AIDS miete molte vittime e una buona parte della popolazione è sieropositiva. Tale situazione ha effetti sociali devastanti. Il tasso della popolazione varia di molto a secondo dei gruppi etnici, che sono così distribuiti: Bantu (79,3%), bianchi (9,1%), coloureds (9%), asaitici (2,6%). Sono numerose le lingue ufficiali. La religione è costituita per il 31,8% da protestanti, altri cristiani er il 17,4%, non religiosi/atei il 15,1%, i cattolici sono il 7%, gli anglicani il 3.6%, i musulmani l’1,5%, gli induisti l’1,2%, gli ebrei lo 0,2%, gli ortodossi lo 0,1%, altre religioni il 22,1 %.

5. Giustizia. – Il sistema giudiziari è basato sulla Common Law britannica e sul diritto olandese. Nel 2006 l’Assemblea nazionale ha approvato una legge che consente il matrimonio delle coppie omosessuali. La pena di morte non è più in vigore dal 1997.

6. Difesa. – La forza di difesa (SANDF) istituita nel 1994 è stata formata dall’integrazione nelle forze armate sudafricane degli effettivi dell‘ala militare dell’ANC. Il personale militare conta 62.082 addetti nel 2008, distribuiti per il 59,8% nell’esercito, il 10,1% nella marina e il 17,2% nell’aviazione. Resta un 12,9% impiegato in altri settori.

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Stati del mondo: 175. Tanzania

B. 174: Taiwan ↔ 176: Thailandia
• Confini: a N con l’Uganda e il Kenya, a S con il Mozambico, il Malawi e la Zambia, a NW con Burundi e Ruanda e a W con la Repubblica Democratica del Congo. A E si affaccia all’Oceano Indiano, dove si trovano le isole di Zanzibar, Pemba e Mafia.
• Il territorio ha una superficie di kmq 945.090 e una popolazione di 34.569.232 abitanti censiti nel 2002 e di 43.739.100 stimati nel 2009 con una densità di 46 ab./kmq. La capitale Doloma conta 1.83.000 abitanti nel 2007.
• Il territorio è costituito da alteterre che a W scendono ripide nella grande fossa tettonica africana occupata in gran parte dai bacini dei laghi Malawi e Tanganica, mentre a E digradano più dolcemente verso la costa. A N il territorio è caratterizzato dall’immensa conca del lago Vittoria. Vi sono imponenti apparati vulcanici: Kilimangiaro, Meru, Ngorongoro e Rungwa.
• Membro di: Commonwealth, EAC, ONU, SADC, UA e WTO, associato UE.
- National Bureau of Statistics.
- Utenti internet: 15,5 ogni 1000 abitanti.

Vers. 1.0/17.2.11
Sommario: Parte Prima: Strutture.  1. Attualità geopolitica. - 2. I principali parametri. - 3. Note storiche. -  4. Popolazione. - 5. Ordinamento dello Stato e forme di governo. - 6. Partiti e movimenti politici. - 7. Religione. -  8. Divisione amministrativa. – 9. Diritto. – 10. Costituzione vigente. - 11. Giustizia. – 12. Sanità. -  13. Difesa. - 14. Economia. - 15. Agricoltura. Flora. Fauna. - 16. Allevamento e pesca. -  17. Industria. - 18. Risorse minerarie. - 19. Commercio. - 20. Turismo. - 21. Strade e comunicazioni. - 22. Lingua. - 23. Letteratura. - 24. Arte. - 25. Filosofia. - 26. Istruzione. - 27. Geografia. - 28. Cartografia. - 29. Video You Tube. - 30. Guerre e conflitti. – Parte Seconda: Eventi e dinamica politica.  i.  – - Parte Terza: Letteratura. a.  /// – 1. Parametri principali. – 2. Note storiche. – 3. Economia e risorse. – 4. Popolazione. – 5. Sistema e apparato giudiziario. – 6. Difesa e Forze Armate. –

1. Parametri principali. – È una repubblica con presidente Jakata Kikwete (CCM), eletto il 18 dicembre 2005 e Mizenga Pinda (CCM) in carica dall’8 febbraio 2008. Il Presidente della Repubblica che ha ampi poteri di governo è eletto a suffragio diretto con mandato di 5 anni. Le isole di Zanzibar e Pemba sono dotate di larga autonomia e dispongono di un proprio ordinamento con un Presidente e una Camera dei rappresentanti.

2. Note storiche. – La Repubblica Unita di Tanzania è nata il 25 aprile 1964 dall’Unione del Tanganica e di Zanzibar.

3. Economia. – Nonostante la crisi internazionale, il paese mantiene un tasso di crescita positivo. L’agricoltura impega la maggior parte della popolazione attiva. I terreni migliori sono destinati alle colture per l’esportazione. Il caffè prospera sulle falde del Kilimangiaro. e nella zona di Bukova. Altre produzioni di rilievo sono il sisal, le arachidi, gli agrumi, gli ananassi e la palma da cocco. Le isole di Zanzibar e Pemba sono le principali aree mondiali di produzione di chiodi e olio di garofano. L’agricoltura di sussistenza produce miglio, sorgo, mais, manioca, patate dolci, frumento, patate, riso, sesamo. Tra le essenze forestali si segnalano il cedro, l’ebano e il bambù. Il sottosuolo racchiude giacimenti di oro. Il paese esporta produzioni agricole e minerali. Al largo dell’isola di Songo Songo si estrae gas naturale.

4. Popolazione. – Il paese ospita ancora migliaia di profughi fuggiti dalle zone di guerra, specialmente dal Burundi e dalla Repubblica Democratica del Congo. Il più numeroso gruppo etnico è quello dei Bantu (95%). I cristiani sono il 44%, i musulmani il 37%, gli animisti il 19%. Le lingue ufficiali sono l’inglese e lo swahili.

5. Sistema e apparato giudiziario. – Il sistema della giustizia si basa sulla Common Law britannica. Non è accettata la giurisdizione della Corte internazionale. La pena di morte è formalmente in vigore.

6. Difesa e Forze Armate. – Il personale militare ammonta a 27.000 addetti nel 2008, distribuiti in esercito per l’85,2%, Marina 3,7%, aviazione 11,1%.

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febbraio 18, 2011

La questione sionista ed il Vicino Oriente – Documentazione tratta dal “Corriere d’Italia”: e1) Cronache dell’anno 1921.

Sinottica di «Geopolitica»
Home della «Questione sionista»
Mentre valgono le considerazioni generali già fatte per le precedenti fonti documentarie, per le quali si rinvia ad apposito elenco, costantemente aggiornato, cui si aggiunge ora: 29°) «Corriere d’Italia», pare qui opportuno rilevare ogni volta la casualità e imparzialità con la quale le diverse fonti si aggiungono le une alle altre, animati da una pretesa di completezza, che sappiamo difficile da raggiungere, ma che non ci stancheremo dal perseguire. Peraltro, la causalità nel reperimento delle fonti non è priva di conseguenze in quanto può portare ad escludere una ripetizione ultronea di notizie già date ed ormai largamente note. «Il Corriere d’Italia» è un quotidano che usciva in Roma. Nel 1921, nostro anno costante di riferimento, era al suo XVI° anno di vita. La Biblioteca, dove abbiamo condotto lo spoglio, possiede per il 1921 soltanto il II° semestre. Dovremo recarci presso qualche altra biblioteca per completare lo spoglio dell’annata. Non esiste una digitalizzazione in rete di questo importante quotidiano della prima metà del XX secolo.


LA QUESTIONE SIONISTA
E IL VICINO ORIENTE

Home
del quotidiano “Corriere d’Italia”

1920 ↔ 1922

Corriere d’Italia: 1906 - 1907 - 1908 - 1909 - 1910 - 1911 - 1912 - 1913 - 1914 - 1915 - 1916 - 1917 - 1918 - 1919 - 1920 - 1921 - 1922 - 1923 - 1924 - 1925 - 1926 - 1927 - 1928 - 1929.

Sommario: 1°) 10 agosto: La proibizione in Palestina dell’Allocuzione Concistoriale. La protesta del Patriarca di Gerusalemme. – 2.– 3. → 1922. –

Serie Periodici 1921 = a: Oriente Moderno; b: Le peuple juif; c: Jüdische Rundschau; d: Le Temps; e: L’Osservatore Romano; e1: Corriere d’Italia; f: La Documentation Catholique; g: La Rassegna Italiana; h: La Correspondance d’Orient; i: Le Figaro; j: Journal des débats; k: Journal de Genève; l: Gazette de Lausanne; m: La Vita Italiana; n: La Stampa; o: El Sol; p: El Siglo futuro; q: Alrededor del Mundo; r: New York Tribune; s: Evening Public Ledger; t: The Sidney Morning Herald; u: Luxemburger Wort; v: Escher Tageblatt; w: The Evening Post; x: The Ashburton Guardian; y: La Civiltà Cattolica; z: Miscellanea.


Top supra ↑ 10-8-1921 ↓ infra → § 1/e1
Cap. 1/e1
La proibizione in Palestina dell’Allocuzione Concistoriale.
La protesta del Patriarca di Gerusalemme

da: Il Corriere d’Italia,
Anno XVI, Nr. 189,
Mercoledi, 10 agosto 1921,

La proibizione in Palestina dell’Allocuzione Concistoriale. La protesta del Patriarca di Gerusalemme. - Il Patrairca di Gerusalemme Mons. Barlassina ha pubblicato in occasione della festa del Papa una lettera pastorale di grandissimo interesse.

L’argomento di essa è il dovere di obbedienza e di affetto che i fedeli hanno verso il Capo della Chiesa, ma evidentemente lo scopo è quello di mettere in rilievo quanto ha fatto Benedetto XV per la Palestina, e specialmente di ricordare l’ultima dichiarazione ed appello ai popoli cristiani lanciato dal Papa nel Concistoro del 13 giugno, a proposito delle attuali condizioni della Palestina.

E questo è stato obbligato a fare Monsignor Barlassina perché, prima della lettera pastorale la pubblicazione integrale della parola pontificia erat stata proibita, mentre si permetteva agli organi sionisti di pubblicarne dei sunti alterati e di travisarne la portata e il significato.

Perciò il Patriarca ha inserito integralmente nella sua Pastorale la protesta fatta da Benedetto XV nell’allocuzione Concistoriale e l’ha fatta seguire da questa denuncia:

«Mentre tutte le persone oneste…
(segue)



Stati del mondo: 195. Zambia

B. 194: Yemen ↔ 196: Zimbabwe
• Confini: a N con la Rep. Democratica del Congo, a NE con la Tanzania e il Malawi, a E con il Mozambico, a S con lo Zimbabwe e il Botswana, a SW co la Namibia e a W con l’Angola.
• Il territorio ha una superficie di kmq 752.612 e una popolazione di 9.885.591 abitanti censiti nel 2000 e di 12.840.180 stimati nel 2009 con una densità di 17 ab./kmq. La capitale Lusaka conta 1.328.000 abitanti nel 2007.
• Il territorio è costituito da un insieme di terre alte sul quale si elevano i Monti Muchinga. A NE si estende una vasta e paludosa depressione, mentre a SO le altitudini degradano verso il bacino del fiume Zambesi, il cui corso è interrotto da cascate rapide. Il clima è tropicale.
• Membro di: Commonwealth, OCI, ONU, SADC, UA e WTO, associato UE.
- Central Statistical Office.
- Utenti internet: 63,1 ogni 1000 abitanti.

Vers. 1.0/17.2.11
Sommario: Parte Prima: Strutture.  1. Attualità geopolitica. - 2. I principali parametri. - 3. Note storiche. -  4. Popolazione. - 5. Ordinamento dello Stato e forme di governo. - 6. Partiti e movimenti politici. - 7. Religione. -  8. Divisione amministrativa. – 9. Diritto. – 10. Costituzione vigente. - 11. Giustizia. – 12. Sanità. -  13. Difesa. - 14. Economia. - 15. Agricoltura. Flora. Fauna. - 16. Allevamento e pesca. -  17. Industria. - 18. Risorse minerarie. - 19. Commercio. - 20. Turismo. - 21. Strade e comunicazioni. - 22. Lingua. - 23. Letteratura. - 24. Arte. - 25. Filosofia. - 26. Istruzione. - 27. Geografia. - 28. Cartografia. - 29. Video You Tube. - 30. Guerre e conflitti. – Parte Seconda: Eventi e dinamica politica.  i.  – - Parte Terza: Letteratura. a.  /// – 1. Parametri principali. – 2. Note storiche. – 3. Economia. – 4. Popolazione. – 5. Giustizia. – 6. Difesa. –

1. Parametri principali. – È una repubblica. Presidente e capo del governo è Rupiah (MMD), in carica dal 19 agosto 2008. MMD sta per Movimento per la Democrazia Multipartitica. Altri partiti sono il PF, che sta per Fronte Patriottico e UDA ossia Allenaza Democratica Unita. In base alla Costituzione del 28 maggio 1996, il Presidente della Repubblicaè anche capo dello stato ed è eletto a suffragio diretto con durata in carica per 5 anni.

2. Note storiche. – Già possedimento britannico con il nome di Rhodesia del Nord, lo Zambia è indipendente dal 24 ottobre 1964.

3. Economia. – Le maggiori produzioni agricole sono il mais, la manioca, il miglio, il riso, il frumento, le arachidi, il tabacco, il cotone, il caffè. Ricco il patrimonio forestale. La pesca è praticata nei laghi. L’industria mineraria svolge un ruolo rilevante fra le attività economiche. Il principale prodotto è il rame. Si estraggono anche nichel, manganese, carbone, cadmio, piombo, stagno, piriti, smeraldi. L’oro, l’argento, il selenio e soprattutto il cobalto sono ricavati come sottoprodotti dalla raffinazione del rame. La bilancia commerciale è sostenuta dall’esportazione delle materie prime, in massima parte dai minerali e dai metalli.

4. Popolazione. – I gruppi etnici sono costituiti da Bemba (33,6%), Nyanja (18,2%), Tonga (16,8%), Barotse (7,8%), Tumbuka (5,1), Mambwe (5,9%), altri (12,6%). La lingua ufficiale è l’inglese. La religione conta per il 27% animisti e fedeli di credenze tradizionali. I protestanti sono il 22,9%, i cattolici il 16,9%, altri 33,2%,

5. Giustizia. – L’ordinamento giudiziario si basa sulla Common Law britannica. La pena di morte è in vigore.

6. Difesa. – Il servizio militare è volontario. Il personale militare conta 15.100 addeti nel 2008, divisi per l’89,4% nell’esercito il 10,6% nell‘aviazione.

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febbraio 17, 2011

Stati del mondo: 122. Mozambico

B. 121: Montenegro ↔ 123: Myanmar
• Confini: a N con la Tanzania, a S e a SW con il Sudafrica e lo Swaziland, a W con lo Zimbabwe, la Zambia e il Malawi; a E si affaccia all’Oceano Indiano, a NW al Lago Niassa (o Malawi).
• Il territorio ha una superficie di kmq 799.380 e una popolazione di 20.252.223 abitanti censiti nel 2007 e di 22.894.300 stimati nel 2009 con una densità di 29 ab./kmq. La capitale Maputo conta 1.094.628 abitanti nel 2007 che diventano 1.774.524 con l’agglomerato urbano nel 2007.
• I fiumi principali sono lo Zambesi, il Limpopo, il Save e il Rovuma. La foresta tropicale è estesa nel N, altrove predominano la savana e la steppa. Le temperature sono elevate tutto l’anno.
• Membro di: Commonwealth, OCI, ONU, SADC, UA e WTO.
- Instituto Nacional de Estatistica.
- Utenti internet: 26,8 ogni 1000 abitanti.

Vers. 1.0/17.2.11
Sommario:  Parte Prima: Strutture.  1. Attualità geopolitica. - 2. I principali parametri. - 3. Note storiche. -  4. Popolazione. - 5. Ordinamento dello Stato e forme di governo. - 6. Partiti e movimenti politici. - 7. Religione. -  8. Divisione amministrativa. – 9. Diritto. – 10. Costituzione vigente. - 11. Giustizia. – 12. Sanità. -  13. Difesa. - 14. Economia. - 15. Agricoltura. Flora. Fauna. - 16. Allevamento e pesca. -  17. Industria. - 18. Risorse minerarie. - 19. Commercio. - 20. Turismo. - 21. Strade e comunicazioni. - 22. Lingua. - 23. Letteratura. - 24. Arte. - 25. Filosofia. - 26. Istruzione. - 27. Geografia. - 28. Cartografia. - 29. Video You Tube. - 30. Guerre e conflitti. – Parte Seconda: Eventi e dinamica politica.  i.  – - Parte Terza: Letteratura. a.  /// –1. Parametri principali. – 2. Note storiche. – 3. Economia. – 4. Popolazione. – 5. Giustizia. – 6. Difesa. –

1. Parametri principali. – Il 28 ottobre 2009 si sono tenute le elezioni presidenziali e legislative. Il presidente Armando Emilio Guebuza è stato riconfermato al potere come pure il suo partito, il FRELIMO, rafforzando il suo controllo sul parlamento. È una repubblica. Primo Ministro è Aires Bonifacio Baptista Ali.

2. Note storiche. – Dopo 500 anni di dominio portoghese, il Mozambico è diventato indipendente il 25 giugno 1975. Il paese è stato soggetto al regime a partito unico del FRELIMO (Fronte di Liberazione del Mozambico) fino al 3o novembre 1990, quando la nuova costituzione ha aperto al multipartitismo, che pare essere la panacea di tutti i mali possibili in una democrazia.

3. Economia. – L’economia del paese dipende dal corso delle materie prime e in particolare da quello dell’alluminio. Le principali colture commerciali sono la canna da zucchero, il coton e la palma da cocco. Essenze pregiate sono il mogano, l’ebano rosso e il cedro. Tra le risorse naturali si annoverano il gas naturale,, esportato in Sudafrica con un gasdotto di 900 km, il carbone, l’oro, il titanio, la bauxite. Il potenziale idroelettrico è consistente. Il turismo è in crescita.

4. Popolazione. – I neri sono il 99 per cento della popolazione. Vi sono poi bianchi, meticci e indiani. I cattolici sono il 28,4%, il musulmani il 17,9 %.

5. Giustizia. – Esiste un problema di giustizia minorile.

6. Difesa. – Sono esistiti ed esistono gruppi di guerriglia.

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