ottobre 29, 2010

La questione sionista ed il Vicino Oriente – Tratte da “Oriente Moderno” cronache dell’anno 1921. § 42a: Il Congresso Sionista di Carlsbad.

§ 42a/1921 § Precedente/Successivo
La lettura di «Oriente Moderno», anno 1921, secondo semestre, offre una sobria e rigorosa rassegna stampa delle notizie sulla Palestina, il Vicino Oriente e l’affermarsi del sionismo. È qui possibile una duplice modalità di lettura: in verticale (↑↓), a papiro, in un singolo post, di tutto e del solo testo originale dei fascicoli mensili, dove diviso per capitoli (cap., c.) e annate con qualche illustrazione grafica si affianca qui una diversa lettura in modalità orizzontale (← →), a libro, di ogni singolo paragrafo (§), dove è possibile un commento critico con webgrafia, note, iconografia e ogni utile integrazione. Il Lettore che desidera leggere i testi senza nessuna mediazione del Curatore può spostarsi sulla lettura verticale, a papiro, con un semplice clic sul numero del Cap., mentre chi vuole un’analisi e discussione dei testi ovvero avvalersi degli apparati forniti dal Curatore ovvero partecipare al Forum, può trovare maggiore interesse in un diverso editing dello stesso testo. Si spera che la segnaletica approntata e le numerose pagine di raccordo agevolino la navigazione in un ipertesto di dimensioni enciclopediche.



Il Congresso Sionista di Carlsbad

da: Oriente Moderno,
Anno I, Nr. 5,
15 ottobre 1921, p. 292-293

Il Congresso Sionista di Carlsbad. - Dal 1° al 14 settembre scorso si è svolto in Carlsbad il XII Congresso Sionista. I risultati di esso sono assai importanti sia dal punto di vista politico, sia da quello economico e culturale. In complesse discussioni sono state trattate molte e fondamentali questioni. Riassumiamo quei punti che più specialmente precisano l’indirizzo che l’azione sionista seguirà in questioni vitali per la politica orientale in generale (1).

Il fatto più importante è la riaffermata fiducia alla politica del Weizmann, che è alla direzione del movimento e del Comitato Esecutivo. Dopo un primo voto di fiducia dato al Weizmann fin dalla quarta seduta, si è proceduto alla elezione della nuova Direzione che è riuscita, in sostanza, come la prima, e che resterà in carica per due anni. E ciò nonostante gli attacchi mossi da un insieme di oppositori all’opera del Weizmann, del Sokolow, e di alti dirigenti; attacchi originati da diversità di vedute in varie questioni (non ultima quella della collaborazione con l’Inghilterra, e della fiducia in Samuel) e altresì dal dissidio con il Sionismo americano.

Esaminando le dichiarazioni fatte dal Weizmann e dal Sokolow durante il Congresso si può vedere quale portata avrà per la prossima politica sionista la rielezione dell’antica Direzione.

A base dell’opera del Weizmann stanno due principi: la coincidenza degli interessi ebraici con quelli dell’Inghilterra, non per motivi strategici, «essendo la Palestina inutile all’Inghilterra in relazione al Canale di Suez», ma per più alte ragioni d’indole morale e politica; e la volontà del popolo ebraico di andare in Palestina.

Base pertanto della politica sionista resta la collaborazione con la potenza mandataria, e la fiducia nell’Alto Commissario Sir Herbert Samuel, che, nonostante gli errori da lui compiuti e causati dalla sua difficilissima situazione, resta sempre «Il nostro Samuel», chiamato all’alta carica dalla fiducia dei sionisti. Potrà venire un tempo in cui egli, Alto Commissario inglese, potrà trovarsi contro i Commissari per «Erez Israel» (2); perchè la Palestina non si identifica con Erez Israel. Ma ora egli merita tutta la fiducia, l’aiuto, il consiglio dei migliori uomini del Sionismo.

Altro punto importante del programma della nuova Direzione è l’atteggiamento verso gli Arabi. Questo deve essere ispirato dal desiderio di mantenere le più amichevoli relazioni; nè l’opera di alcuni sconsigliati o di turbe sobillate deve impedire l’opera di riavvicinamento tra i due popoli. Questo può avvenire in due grandi direzioni. Economicamente in Palestina, e culturalmente nei maggiori centri culturali arabi. Inviando i migliori uomini del Sionismo in tali centri si deve cercare di ristabilire quello spirito di collaborazione culturale che esisteva secoli fa e che deve tornare ad esistere. Il grande lavoro deve svolgersi entro il triangolo Mecca, Bagdad, Damasco.

Speciali dichiarazioni per i Luoghi Santi ha fatto Sokolow, protestando il più grande rispetto per le memorie di tutte le religioni, che trovano la loro ispirazione in Gerusalemme, città della pace.

Altro importante risultato del Congresso consiste nella costituzione dell’organizzazione sionista, sulla base specialmente del controllo e della pubblicità dell’operato della Direzione.

È stata infine confermata la decima come base del Keren Hajisod (fondo nazionale ebraico) e dichiarata obbligatoria.

L’appello al popolo giudaico, emanato dal Congresso, mostra la difficoltà dell’ora e la necessità di grande e ‘concorde lavoro per arrivare all nuova ardua meta.

M. G.

(1) Rimandiamo i lettori di Oriente Moderno che desiderassero più complete notizie, ai periodici sionisti in generale; al settimanale italiano Israel (dal 1° settembre in poi) che dà ampia notizia del Congresso; e infine alla Wiener Morgenzeitung, la quale, con una Konress-Ausgabe dà, nei numeri dal 1° al 16 settembre, il resoconto completo delle sedute, corredato di notizie esplicative e di commenti.

(2) In ebraico “terra d’ Israele”.

Nessun commento: