ottobre 25, 2010

La questione sionista ed il Vicino Oriente – Tratte da “Oriente Moderno” cronache dell’anno 1921. § 34a: Commenti palestinesi al rapporto Samuel.

§ 34a/1921 § Precedente/Successivo
La lettura di «Oriente Moderno», anno 1921, secondo semestre, offre una sobria e rigorosa rassegna stampa delle notizie sulla Palestina, il Vicino Oriente e l’affermarsi del sionismo. È qui possibile una duplice modalità di lettura: in verticale (↑↓), a papiro, in un singolo post, di tutto e del solo testo originale dei fascicoli mensili, dove diviso per capitoli (cap., c.) e annate con qualche illustrazione grafica si affianca qui una diversa lettura in modalità orizzontale (← →), a libro, di ogni singolo paragrafo (§), dove è possibile un commento critico con webgrafia, note, iconografia e ogni utile integrazione. Il Lettore che desidera leggere i testi senza nessuna mediazione del Curatore può spostarsi sulla lettura verticale, a papiro, con un semplice clic sul numero del Cap., mentre chi vuole un’analisi e discussione dei testi ovvero avvalersi degli apparati forniti dal Curatore ovvero partecipare al Forum, può trovare maggiore interesse in un diverso editing dello stesso testo. Si spera che la segnaletica approntata e le numerose pagine di raccordo agevolino la navigazione in un ipertesto di dimensioni enciclopediche.

§ 34a

c. 34a §§ 33a 35a

Commenti palestinesi al rapporto Samuel
al 1° novembre 1921

da: Oriente Moderno,
Anno I, Nr. 5,
15 ottobre 1921, p. 289-290

Commenti palestinesi al rapporto Samuel. - Il Karmel, giornale arabo musulmano di Caiffa, suppone che questo Libro Bianco sia stato pubblicato per prevenire la propaganda antisionista della Delegazione palestinese, e invita questa a confutarlo con un opuscolo in inglese e francese da diffondere in Inghilterra e nel resto d’Europa, per dimostrare come, abbandonato il programma sionista, l’Inghilterra non avrà bisogno di mantenere in Palestina numerose truppe e una forte gendarmeria; essa potrà conservare il paese con poca spesa. Le esigenze dei Sionisti non sono, checchè ne dica il Commissario, compatibili con i diritti degli Arabi, che vengono sacrificati.

«Forse l’Alto Commissario teme che l’Inghilterra tenda a soddisfare le aspirazioni degli indigeni concedendo loro un Governo nazionale, e prevede che da qualsiasi mutamento improvviso e violento possano derivare conseguenze dannose ... , memore delle conseguenze che ebbe il cambiamento improvviso [di regime] dell’anno scorso, che determinò una forte corrente migratoria». [Allude all’emigrazione di Arabi palestinesi verso l’America, dovuta all’impoverimento del paese dopo la guerra, all’inizio del Governo di Samuel, ed ai divieti di esportazione dell’olio e dei cereali].

Quanto alla dichiarazione dell’Alto Commissario di voler diminuire il numero dei funzionari inglesi, sostituendoli con indigeni, il Karmel teme che questi ultimi saranno Ebrei, il cui numero nei pubblici uffici costantemente cresce, e preferirebbe che rimanessero gli Inglesi. Termina annunciando un probabile opuscolo edito dalle società nazionaliste palestinesi o dalla Commissione Esecutiva del Congresso, che in base agli avvenimenti di questo ultimo anno dimostri l’impossibilità di un accordo fra indigeni ed Ebrei. (al-Karmel, 7-9-1921).

V. d. B.

Nessun commento: