luglio 04, 2010

La questione sionista e il Vicino Oriente – Da “Oriente Moderno”. § 33a: L’Amministrazione inglese dal 1 luglio 1920 al 30 giugno 1921.

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La lettura di «Oriente Moderno», anno 1921, secondo semestre, offre una sobria e rigorosa rassegna stampa delle notizie sulla Palestina, il Vicino Oriente e l’affermarsi del sionismo. È qui possibile una duplice modalità di lettura: in verticale (↑↓), a papiro, in un singolo post, di tutto e del solo testo originale dei fascicoli mensili, dove diviso per capitoli (cap., c.) e annate con qualche illustrazione grafica si affianca qui una diversa lettura in modalità orizzontale (← →), a libro, di ogni singolo paragrafo (§), dove è possibile un commento critico con webgrafia, note, iconografia e ogni utile integrazione. Il Lettore che desidera leggere i testi senza nessuna mediazione del Curatore può spostarsi sulla lettura verticale, a papiro, con un semplice clic sul numero del Cap., mentre chi vuole un’analisi e discussione dei testi ovvero avvalersi degli apparati forniti dal Curatore ovvero partecipare al Forum, può trovare maggiore interesse in un diverso editing dello stesso testo. Si spera che la segnaletica approntata e le numerose pagine di raccordo agevolino la navigazione in un ipertesto di dimensioni enciclopediche.


§ 33a

c. 33a §§ 32a 34a

L’Amministrazione inglese dal 1 luglio 1920 al 30 giugno 1921

da: Oriente Moderno,
Anno I, Nr. 5,
15 ottobre 1921, p. 286-289

L’Amministrazione inglese della Palestina dal 1 luglio 1920 al 30 giugno 1921. - È stato recentemente pubblicato un rapporto provvisorio circa l’Amministrazione inglese in Palestina nell’ultimo anno. Il rapporto comincia con una parte in cui, a considerazioni di indole generale, sono unite notizie circa gli ultimi avvenimenti, e si precisa il punto il visto inglese. Ai lettori di Oriente Moderno, che dai fascicoli precedenti hanno potuto trarre notizia sufficiente di quegli argomenti, interesserà maggiormemte la parte del rapporto, in cui, con corredo di dati e cifre, è esposta l’opera dell’Amministrazione della Palestina. E la riportiamo pertanto, seguendo il riassunto datone dal settimanale Palestine.

Forma di Governo.

L’Amministrazione intende ridurre il numero dei funzionari inglesi e aumentare quello dei funzionari palestinesi. Tale processo è già cominciato. Per quanto riguarda la legislazione «la politica dell’Amministrazione consiste nell’applicare, per quanto possibile, la legge turca, a cui la popolazione è abituata. Sono introdotti mutamenti solo quando essi siano indispensabili. L’energia è una qualità essenziale per un buon Governo, ma vi è un limite dopo il quale essa può essere dannosa. Il pericolo di oltrepassarlo è sempre presente al Governo. Ne pas trop gouverner è una buona massima, specialmente nei paesi orientali, e sopratutto nei primi anni di un nuovo regime».

Finanze.

«Le spese dell’Amministrazione civile sono state contenute entro i limiti della rendita del paese, né si sono avuti aiuti dal Tesoro inglese.

Sono state abolite parecchie tasse gravose nella loro applicazione e di poco rendimento. L’Amministrazione aveva già revocato le tasse di esonero dal servizio militare, la tassa per le strade, il tamattù (tassa su tutte le professioni, arti e mestieri) e alcune minori. L’Amministrazione civile ha abolito la tassa per la pesca (20 per cento ad valorem), e i dazi locali. Ha ridotto le tasse doganali d’importazione per i materiali di costruzione e per i viveri dall’11 per cento al 30 per cento. In sostituzione del dazio comunale è percepita una tassa doganale addizionale dell’1 per cento per la maggior parte delle voci, e del 2 per cento per alcune. Una riforma più importante è stata quella dell’abolizione del monopolio del tabacco, stabilito dai Turchi ed esercito dalla Regia dei tabacchi. L’effetto di questo provvedimento è stato che il prezzo del tabacco è grandemente diminuito per i consumatori, e che la coltivazione del tabacco, finora proibita, sta per essere iniziata in parecchi luoghi; che già sono state aperte due fabbriche per la manifattura delle sigarette, le quali impiegano un considerevole numero di impiegati, ed altre sono in progetto; mentre, nello stesso tempo, dall’importazione del tabacco il Governo percepisce un nuovo e grande reddito dalla relativa tassa doganale».

Le ferrovie furono assunte nel 1920. Secondo il Trattato di Sèvres, la Palestina dovrà pagare un’annualità, che ammonterà probabilmente a meno di 200.000 L. E., e ciò in rapporto alla sua partecipazione al debito ottomano dell’anteguerra.

Difesa e Pubblica Sicurezza.

La guarnigione è stata ridotta a 5.000 uomini di truppe combattenti, ciò che comporta una spesa annuale di 2.500.000 sterline [?] a carico del Tesoro inglese. Vi è una forza di polizia locale di 1.300 uomini; si sta organizzando una gendarmeria di 500 uomini, di cui 300 montati. Un gran numero di sanguinose contese fra Beduini sono state sedate per l’intervento dei funzionari dei distretti.

Questioni religiose.

«In Palestina regna la più completa libertà di culto. Le varie confessioni o sètte che trovano nella Terra Santa la loro origine o la loro ispirazione sono libere di conservare i loro dottori e i loro ministri, e di praticare il loro culto senza alcun ostacolo o impedimento. Nelle controversie che di quando in quando sorgono fra di esse, la politica seguita rigidamente dall’Amministrazione è stata quella di mantenere lo statu quo. Il Trattato di Sèvres prevede la nomina di una Commissione per i Luoghi Santi, nella quale avranno il loro posto i rappresentanti di tutte le principali confessioni; e alle decisioni di questa Commissione è riservato il componimento delle controversie».

È stata costituita un’autorità musulmana per il controllo dei Waqf. Sono state composte le questioni circa il Patriarcato ortodosso di Gerusalemme ed è stata ristabilita l’autorità del Patriarca. Per invito del Governo la comunità ebraica ha stabilito un Consiglio Rabbinico elettivo».

Dipartimento della giustizia.

«Il sistema giudiziario dell’Amministrazione amministra la giustizia con un grado di integrità, imparzialità e sollecitudine finora sconosciuto in Palestina».

«La legge ottomana rimane come base del sistema legale, con quelle modifiche, miranti specialmente alla semplificazione della procedura, che sono state introdotte per mezzo di ordinanze o regolamenti del Tribunale, emanate dall’Amministrazione. Nel distretto di Beersheba fra i Beduini, la giustizia continua ad essere amministrata secondo il diritto consuetudinario del Consiglio degli sceicchi, contro le decisioni del quale si può produrre appello a un funzionario inglese».

Archeologia.

È stato formato un Dipartimento delle Antichità, sotto la direzione del professore J. Garstang, ed è stato approvato un complesso regolamento per la conservazione delle antichità. Sono stati concessi permessi per eseguire scavi a varie autorità competenti, come Società inglesi, francesi, palestinesi, italiane ed americane. È stato fondato un Museo nazionale palestinese.

La Società «Pro Jerusalem» riceve un sussidio governativo.

Opera dei vari Dipartimenti.

Ferrovie. – Sono stati compiuti vari miglioramenti, fra cui il rafforzamento della linea Rafah-Caiffa, l’allargamento del binario sulla linea Giaffa-Lidda. Il bilancio delle ferrovie è quasi al pareggio.

Commercio e industrie. - Sono state formate Camere di Commercio in tutte le città principali. Si è verificata una diminuzione generale dei prezzi, ma essi sono ancora relativamente alti. Sono state abolite quasi tutte le limitazioni di importazione ed esportazione. Sono state create parecchie nuove imprese industriali, e l’industria edilizia si ravviva. La sola valuta egiziana ha corso legale; ma è permessa anche la circolazione di altre valute.

Agricoltura. - Viva è stata l’attività del Dipartimento dell’Agricoltura. Il personale tecnico visita continuamente i villaggi, e un servizio di veterinari attende a combattere le malattie contagiose del bestiame. È stato istituito un servizio per le pescherie, e sono state fondate 4 stazioni meteorologiche. È stata posta in vigore un’ordinanza per la protezione delle foreste, e si è iniziato il rimboschimento. Sono state organizzate mostre agricole. Agli agricoltori sono stati concessi prestiti per l’importo di 37.000 L. E. Sono state istituite Corti speciali per definire i titoli di proprietà delle terre e così porre ordine nella confusione, che in questa materia regnava sotto il regime turco. È stato istituito un Dipartimento di agrimensura, e messa in vigore un’ordinanza per le terre (Land Ordinances). I catasti (Land Registries) sono stati riaperti nell’ottobre 1920 per operazioni, e in nove mesi ne sono state registrate più di 2000.

Istruzione (1) - «Si nota in tutta la Palestina un vivo desiderio di avere mezzi per l’istruzione. La maggioranza dei musulmani è analfabeta, e il compito di istituire un numero di scuole sufficienti per i loro bisogni è di una certa difficoltà. L’Amministrazione ha adottato un sistema per il quale gli abitanti di ogni città o villaggio, dove occorre l’istituzione di una scuola, sono invitati a porre a disposizione un edificio adatto allo scopo e di provvedere alla sua manutenzione; il Governo provvede agli stipendi degli insegnanti e alle altre spese di manutenzione. Con questo sistema si stanno aprendo nuove scuole, con la media di più di una per settimana.

«Si continuerà con questo sistema finché tutto il paese sarà completamente fornito di scuole. Sarà necessario per questo un periodo, probabilmente, di 4 anni».

Vi sono due scuole normali governative, e un servizio governativo di insegnanti ambulanti.

«Fortunatamente un certo numero di scuole private, mantenute per la maggior parte da organizzazioni stabilite al di fuori della Palestina, porgono aiuto nel compito di provvedere ai bisogni scolastici della popolazione».

«È stata iniziata la regolare concessione di sussidi di Stato a queste scuole, concessione accompagnata da ispezioni governative. La situazione finanziaria, però, permette solamente la distribuzione di una somma molto modesta».

Salute pubblica. - Le condizioni sanitarie delle città sono efficacemente sorvegliate, e funziona un servizio di quarantena. Jl Governo mantiene 15 ospedali, 21 dispensari, 8 cliniche e 5 lazzaretti. «Inoltre a Gerusalemme e in altre città i Sionisti ed altre organizzazioni religiose provvedono all’assistenza ospitaliera, in grande misura, e attendono anche ad alcune altre opere sanitarie, in maniera ammirevole». Si progredisce nella lotta contro la malaria e le malattie degli occhi. «Le scuole sono sottoposte ad ispezione medica. Sono adottati speciali provvedimenti per la cura del tracoma, da cui è affetta una percentuale la quale va dal 60 per cento al 95 per cento dei fanciulli delle scuole, secondo le località. Una clinica oftalmica ambulante cura moltissimi ammalati, sia adulti, sia fanciulli. Al di fuori di queste malattie, la salute della Palestina è stata notevolmente buona, e le malattie contagiose sono state efficacemente contenute».

Lavori pubblici. - Alcune strade principali sono state ricostruite, o sono in via di ricostruzione. La gettata di Caiffa è stata considerevolmente ampliata. Ma in generale «i vari lavori, di cui ha bisogno il paese, e che dovrebbero servire ad accrescerne la prosperità e il reddito, si sono dovuti rimandare a quando sarà promulgato il Mandato e potrà essere emesso un prestito».

Poste. - Il servizio postale è Stato migliorato e molte delle più importanti linee telegrafiche e telefoniche sono state rinforzate. Vi sono 700 abbonati al telefono, e 22 uffici pubblici.

Immigrazione e turismo. - Durante l’anno sono entrati nel paese poco più che 10.000 immigranti, quasi tutti Ebrei. L’immigrazione è ora limitata a persone che rientrano in alcune determinate categorie. Sono stati presi provvedimenti contro alcuni membri di un gruppo comunista. Si sono adottate misure per incoraggiare il movimento turistico.

Consigli municipali. - La costituzione dei Consigli municipali avviene ora per nomina; ma si stanno prendendo misure per ristabilire il sistema elettivo. È stata messa in vigore un’ordinanza per i piani regolatori delle città; e si sono preparati i piani per Gerusalemme e Caiffa. L’approvvigionamento di acqua per Gerusalemme è stato ancora aumentato.

Transgiordania.

La Transgiordania ha una popolazione approssimativa di 350.000 abitanti, in parte sedentari e in parte nomadi. Sono stati formati Consigli locali di beduini, e sono stati destinati 5 ufficiali inglesi per assisterli.

Nel marzo «si concluse un accordo per il quale l’Emiro (‘Abdallah) accettò di amministrare la Transgiordania, sotto la direzione dell’Alto Commissario di Palestina, come rappresentante della Potenza mandataria, e con l’assistenza di un piccolo numero di ufficiali inglesi, per un periodo di sei mesi, non essendo ancora decisa una sistemazione definitiva. Doveva essere garantito l’ordine e la sicurezza pubblica e non dovevasi fare alcun attacco alla Siria.

«Da quel tempo ha continuato a verificarsi una stretta connessione fra la Palestina e h Transgiordania. I rappresentanti inglesi rimangono nei centri principali». Ma ordine e sicurezza mancano ancora.

Questa parte del Rapporto cosi conclude:

«La connessione politica ed economica fra Palestina e Transgiordania è molto stretta. Il commercio è attivo; le comunicazioni sono costanti; se in uno dei due paesi avvengono disordini, questi non possono non riuscire di danno all’altro; l’impedimento di incursione dall’est del Giordano, e il mantenimento dell’ordine in quellla regione sono di non piccola importanza per la popolazione che è all’occidente. Anche la Siria ha grande interesse perché sia mantenuto l’ordine al suo confine meridionale. Se la Transgiordania cadesse in preda all’anarchia ne soffrirebbero non solo i suoi abitanti, ma anche i territori vicini. Tutti essi attendono dalla Potenza mandataria che impedisca una eventualità, la quale, se mancasse l’influenza e l’autorità della Potenza stessa, potrebbe dimostrarsi non remota».

Il Rapporto ha 4 appendici. La prima dà una lista delle ordinanze entrate in vigore prima della costituzione del Consiglio Consultivo (2). La seconda classifica i funzionari dei vari distretti secondo le nazionalità e la religione. Vi sono 2.490 funzionari, di cui 360 appartengono al ruolo superiore (3) e 2.130 al ruolo inferiore (4).

Nel primo vi sono 179 inglesi (165 cristiani e 14 ebrei) e 181 palestinesi (82 cristiani, 36 ebrei, 63 musulmani). Nel secondo vi sono 89 inglesi (76 cristiani e 3 ebrei) e 2.041 palestinesi (967 cristiani, 553 ebrei, 521 musulmani).

La terza appendice dà il bilancio preventivo per il 1921-1922. La entrata totale prevista è di L. E. 2.214.047 (fra cui L. E. 158.943 dogane, 617.225 licenze, ecc., 142.334 poste e telegrafi, 970.000 ferrovie); l’uscita prevista di L. E. 2.286.133 (fra cui L. E. 745.579 ferrovie, 119.526 poste ecc., 216.642 pubblica sicurezza, prigioni, 103.000 istruzione, 210.000 debito pubblico ecc.).

La quarta appendice dà il valore totale delle importazioni e delle esportazioni dall’aprile 1919 al giugno 1921. Ecco le cifre:

Aprile 1919- marzo 1920:


ImportazioniEsportazioni
L.E.4.191.060773.443
L.E.5.216.633
771.701


(Palestine, 10-9-1921).

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