§ 30a/1921 § Precedente/Successivo
La lettura di «Oriente Moderno», anno 1921, secondo semestre, offre una sobria e rigorosa rassegna stampa delle notizie sulla Palestina, il Vicino Oriente e l’affermarsi del sionismo. È qui possibile una duplice modalità di lettura: in verticale (↑↓), a papiro, in un singolo post, di tutto e del solo testo originale dei fascicoli mensili, dove diviso per capitoli (cap., c.) e annate con qualche illustrazione grafica si affianca qui una diversa lettura in modalità orizzontale (← →), a libro, di ogni singolo paragrafo (§), dove è possibile un commento critico con webgrafia, note, iconografia e ogni utile integrazione. Il Lettore che desidera leggere i testi senza nessuna mediazione del Curatore può spostarsi sulla lettura verticale, a papiro, con un semplice clic sul numero del Cap., mentre chi vuole un’analisi e discussione dei testi ovvero avvalersi degli apparati forniti dal Curatore ovvero partecipare al Forum, può trovare maggiore interesse in un diverso editing dello stesso testo. Si spera che la segnaletica approntata e le numerose pagine di raccordo agevolino la navigazione in un ipertesto di dimensioni enciclopediche.
L’istruzione e la stampa in Palestina
L’istruzione e la stampa in Palestina. – Prima della guerra tutta la Palestina, e specialmente Gerusalemme, erano famose per la cultura. Oggi nazionalismo, movimento politico e vita culturale sono una cosa sola; i Palestinesi comprendono come lo studio della lingua sia intimamente legato alla riscossa nazionale. Le scuole palestinesi, siano o no governative, indigene (ahliyya) o straniere, sono migliori di quelle siriane. Nelle scuole governative, più numerose delle nazionaliste, si studiano scienze naturali, geografia, storia, matematica, ingegneria, disegno, eloquenza e filodrammatica. Tanto nelle scuole governative che in quelle indigene (ahliyya) si studia inglese, francese e arabo; a Gerusalemme esiste un solo collegio nazionalista, il Rawd al-Ma‘-Ma’arif («giardino delle cognizioni») che occupa un posto importante, specialmente per l’eloquenza, la recitazione e la ginnastica; gli alunni hanno compiuto diversi viaggi d’istruzione nelle città principali della Palestina, rappresentandovi commedie; a Caiffa raccolsero cosi 300 L. E. (= 7.776 frcs.] per la scuola.
Fra le scuole governative la migliore è la Rashdiyya, paragonabile per la bontà degli insegnanti al Rawd al-Ma‘arif, che comprende sei classi e prepara alle scuole superiori.
La stampa araba palestinese conta sette giornali, nessuno dei quali quotidiano: al-Karmel di Caiffa, diretto da as-Sayyid Nagib Nassar; Filastin («Palestina») di Giaffa, diretto da ’Isà effendi al- ‘Isi, ed al-Akhbar («Le notizie») pure di Giaffa, che però è intermittente. A Gerusalemme si pubblicano Bay al-Maqdis («Gerusalemme») e e Mir’al as-sarq («Specchio dell’oriente»); uscirà presto il Lian al-‘Arab «(«La lingua araba»). A Gerusalemme vi sono molti giornali israelitici, di cui due in lingua araba: il Barid al-yawn («Il corriere del giorno») e as-Salam («La salute spirituale»). Quelli in lingua ebraica sono più di quattro, qualcuno dei quali è quotidiano.
Quanto alla libertà di opinioni, essa è un fatto: i giornali nazionalisti non escono una volta senza attacchi violenti contro il Governo inglese; dopo i fatti di Giaffa però è stata ristabilita la censura sulla stampa, che è severissima, e probabilmente verrà mantenuta finchè dura la situazione attuale. (Nagib ar-Rayyis, in Suriyyah al-gadidah, 27-6-1921).
V. d. B.
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