dicembre 12, 2012

La questione sionista e il Vicino Oriente. – Documentazione tratta da “l’Unità”: Cronache dell’anno 1968.

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L’archivio storico dell’Unità è composto dalle scansioni delle copie cartacee originali stampate dal 1924 al 2008. Le edizioni pubblicate dal 2008 in poi, già in formato digitale, sono pure gratuitamente e integralmente disponibili, a titolo gratuito la settimana successiva alla data di pubblicazione. È l’archivio completo di tutte le pagine del giornale, dalla fondazione al 2008, integralmente e gratuitamente a disposizione di tutti. Un'impresa di straordinario contenuto tecnologico che permette di accedere ai fatti di oltre 80 anni di storia attraverso ricerche per parole, date, classificazioni, suggerimenti. L’archivio storico comprende il periodo che va dalla data di fondazione del 12 febbraio 1924 fino al 2008; si tratta di oltre 500 mila pagine di giornale provenienti dalle scansioni delle copie cartacee originali e fruibili tramite il motore di ricerca. Siffatti articolo sono integrati nella nostra ricerca sulla «Questione sionista e il Vicino Oriente». Costituiscono una fonte prezioso per lo studio del rapporto fra il sionismo e la sinistra italiana nonché per il rapporti fra antifascismo e sionismo.

LA QUESTIONE SIONISTA
E IL VICINO ORIENTE

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del quotidiano “l’Unità”


 1967
1966 ↔ 1968

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Sommario: Anno 1967 de “l’Unità” → 1. Concluso il Plenum del Partito Operaio Polacco. Incidenti di marzo e sionismo nelle precisazioni di Kliszko. –

Cap. 1

  Top 12.7.1967 ↓  c. 2 →  plus

Concluso il Plenum del Partito Operaio Polacco
Incidenti di marzo e sionismo
nelle precisazioni di Kliszko 
l’Unità,
12 luglio 1968
Venerdì, p. 11

VARSAVIA, 11. Il V congresso del POUP avrà luogo a Varsavia l’11 novembre prossimo. Lo ha deciso nei giorni scorsi il Comitato centrale, approvando all’unanimità il progetto delle tesi programmatiche da sottoporre ai delegati. Su questo documento, illustrato da Gomulka, si è  imperniato il dibattito, cui hanno partecipato quasi tutti i massimi dirigenti del partito. Tutti gli intervenuti sono stati concordi nell’affermare che le tesi proposte costituiscono una «buona base per sviluppare la discussione precongressuale».

Come si attendeva,  buona parte del dibattito è stata dedicata alle manifestazioni studentesche del marzo scorso e al ruolo che in esse hanno avuto determinati ambenti intellettuali e politici. È stato ribadito che esse «non furono che il finale di una lunga e perfida attività, organizzata e diretta dalla reazione, dai nemici del partito e del socialismo».

Secondo il compagno Zenon Kliszko «le manifestazioni antisocialiste verificatesi in marzo furono opera di una alleanza di varie forze reazionarie, aventi tutte un comune denominatore ideologico: il revisionismo». Egli ha anche voluto sottolineare che oggi il revisionismo «adempie alla funzione di elemento d’urto delle forze antisocialiste, miranti a restaurare la democrazia borghese e staccare il paese dal campo socialista» Tra queste forze egli ha annoverato quella parte di intellettuali, scrittori, e quadri insegnanti che durante gli avvenimenti di marzo «sono stati partecipi di questa opposizione, portavoce del revisionismo e di altre tendenze antisocialiste»,  e ha giustificato allo stesso tempo le misure prese dal partito nei loro confronti.

Kliszko  è anche ritornato sul ruolo che all’epoca delle dimostrazioni di marzo si è attribuito alle forze definite «sioniste», e a questo proposito egli ha operato un evidente ridimensionamento,  anche per evitare, come egli stesso ha detto «il sorgere di problemi fittizi, per non facilitare all’avversario nuovi miti e nuove leggende». Egli ha ribadito che alle manifestazioni di marzo si era collegato anche il sionismo,  «come una delle tendenze reazionarie, particolarmente accanite, queste nel loro livore verso il partito a seguito dell’atteggiamento antimperialista di principio e classista assunto dalla Polonia dinanzi all’aggressione di Israele contro i paesi arabi». Oggi, poiché il problema è stato chiarito si può e si deve togliere dall’ordine del giorno della propaganda di partito.

Kliszko critica poi il fatto che «in alcune organizzazioni di partito, si mantiene in maniera artificiosa una atmosfera di lotta al sionismo, una atmosfera che spesso non permette di analizzare tranquillamente le le vere cause delle attuali difficoltà, scorgere i veri avversari e nemici del socialismo». Ma c’è di più,  afferma Kliszko : si identifica l’ebreo con il sionista, si colpiscono assai duramente per le minime manchevolezze cittadini di origine ebraica, quando per altri queste manchevolezze non hanno alcun significato. L’oratore ricorda a questo proposito che sono già state impartite direttive alle organizzazioni di partito per correggere questo atteggiamento e riparare agli errori commessi.

Nel dibattito sono intervenuti anche due degli intellettuali che furono rimossi dalle loro cariche accademiche e aspramente criticati. Essi sono il filosofo Adam Schaff, già professore
della cattedra di sociologia dela
di Varsavia, e il
professor Stefan Zolkiew^ki.
dell'Accaderma delle Scienze. ex
mimstro della istruzione supenore.
fllosofo marx:sta ha respmto
come * mgiuste e sbag:>ate
» le cnt:che che sono state
mos5C nei suo: confronti e di essere
stato un « capo sp r tuale
delle i ». Egh ha
condannato l"ag.taz:one studentesca
e l'azjone di gruppi che ba
definito < anarchico-s'ndacansu
con delle sfumature maoiste >.
Zo'.kiewski. dal canto suo. ha
tnsistito nel cnticare la politica
culturale del partito che egli
ritiene « sbaghata e mefheace >
e causa del « malcontento cronico
deglt scntton ».
U plenum ha deciso di sostituire
nell'ufncio politico il dimisstonario
Edward Ochab. che
aveva nei mesi scorsi abbandonato
anche la caries di presidente
del Consiglio di Stato per rafioru
di malattia Al suo posto
subenlra Boleslaw Jaszcuk. g:a
membro sostituto deU'uffkio politico
Al posto di Jasczuk subentra
e mimstro degli
intemi. w . cha
assume anche la carica di segretario
del POUP. carica lasciata
vacante da Wladislaw
Wycha che si ritira

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