maggio 09, 2006

Stati del mondo: 63. Francia.

B. 62: Finlandia ↔ 64: Gabon
Stati del mondo.
• Stati confinanti: La Francia confina a NE con Belgio, Lussemburgo e Germania, a E con Germania, Svizzera e Italia, a SW con la Spagna e Andorra; a N si affaccia al Mare del Nord e a S al Mar Mediterraneo. Confina anche con il Principato di Monaco.
• È una repubblica. Ha una superficie di 543.965 kmq e una popolazione di 58.518.395 abitanti censiti nel 1999 e di 62.106.000 stimati nel 2008 con una densità di 114 ab./kmq. La capitale Parigi ha una popolazione di 2.168.000 abitanti nel 2006, l’agglomerato urbano conta 9.902.000 abitanti nel 2007.
• Territorio: Si possono distinguere due paesaggi prevalenti: a W e a N dominano le pianure interrotte da rilievi modesti, terre antiche sedimentarie che si aprono sull’Oceano Atlantico e sulla Manica con coste basse e sabbiose a S e alte e rocciose a N. Nei settori centrale, orientale e sudorientale predominano le montagne. Sul Mar Mediterraneo le coste sono varie: alte, frastagliate e rocciose a E, basse, sabbiose, orlate di lagune a W. La maggior parte dei corsi d’acqua tributa al Rodano sul versante mediterraneo. Su quello atlantico sfociano la Garonna, la Loira e la Senna. Il Reno interessa la Francia per un breve tratto. La Corsica, isola del Mediterraneo centrosettentrionale, è prevalentemente montuosa (mt. Cinto, 2706 m), con coste articolate a W e regolari a E. Il clima è soggetto agli influssi atlantici occ.; a S del Massiccio Centrale e sul versante meridionale delle Alpi predomina un clima mediterraneo; sulle Alpi, sui Pirenei e sul Massiccio Centrale è l’altitudine a determinare le condizioni climatiche.
Links:
- Institut national de la Statistique et des Ètudes économiques.

V. 1.1/16.11.17 - B. TG.
Fonte: Wikipedia.
Sommario: Parte Prima: Strutture.  1. Attualità geopolitica. - 2. I principali parametri. - 3. Note storiche. -  4. Popolazione. - 5. Ordinamento dello Stato e forme di governo. - 6. Partiti e movimenti politici. - 7. Religione. -  8. Divisione amministrativa. – 9. Diritto. – 10. Costituzione vigente. - 11. Giustizia. – 12. Sanità. -  13. Difesa. - 14. Economia. - 15. Agricoltura. Flora. Fauna. - 16. Allevamento e pesca. -  17. Industria. - 18. Risorse minerarie. - 19. Commercio. - 20. Turismo. - 21. Strade e comunicazioni. - 22. Lingua. - 23. Letteratura. - 24. Arte. - 25. Filosofia. - 26. Istruzione. - 27. Geografia. - 28. Cartografia. - 29. Video You Tube. - 30. Guerre e conflitti. – Parte Seconda: Eventi e dinamica politica.  i.  – - Parte Terza: Letteratura. a.  /// – 1. Parametri principali. – 2. Note storiche. – 3. Il viaggio di Macron in Arabia Saudita nel novembre 2017. -

1. Parametri principali. – L’attuale Quinta Repubblica è l’erede di quattro esperienze repubblicane precedenti: la Prima (1792-1804), legata alla storica rivoluzione del 1789; la Seconda (1848-1852), sorta dopo i moti del 1848, ma presto finita con il colpo di stato di Luigi Bonaparte; la Terza (1875-1940), creata dopo gli anni della Comune di Parigi e terminata con l’occupazione tedesca; la Quarta (1946-58), sorta dopo la guerra e durata fino alla grave crisi provocata dalla guerra d’Algeria. Nel 1958 la minaccia di un colpo di stato militare indusse le forze politiche a offrire i pieni poteri al generale Charles de Gaulle, che fece approvare con referendum del 28 novembre 1958 una nuova costituzione e divenne quindi capo dello stato il 28 novembre 1958. «Il 2017 ha segnato una svolta nella storia della politica francese. Le elezioni presidenziali e parlamentari hanno sancito la fine del bipolarismo, che aveva caratterizzato la Quinta Repubblica, e l’affermazione della République En Marche (REM), un nuovo soggetto politico, liberale ed europeista, che ha conquistato la Presidenza della Repubblica, la maggioranza in parlamento e la guida del governo. Il leader di REM, l’ex ministro dell’economia Emmanuel Macron, ha vinto le elezioni presidenziali del 23-IV e 7-V-2017, superando al ballottaggio la nazionalista Marine Le Pen (Front National, FN) con oltre il 66% dei voti, dopo aver sopravanzato al primo turno anche il repubblicano François Fillon e il socialista Benoît Hamon. »
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2. Nota storica. – Per almeno 100 anni la Francia era stata la grande rivale della Germania. Nel 1870 il conflitto franco-prussiana si era concluso con la sconfitta della Francia ed il passaggio dell'Alsazia e la Lorenza alla Germania, che la dovette cedere nuovamente alla Francia alla fine della prima guerra mondiale con i trattati di Versailles. Le vessazioni della Francia sulla Germania vinta favorirono il sorgere del nazismo in Germania e lo scoppio della seconda guerra mondiale, che assunse il suo carattere mondiale proprio per la dichiarazione di guerra che Francia e Inghilterra fecero alla Germania dopo l'invasione della Polonia. Non avevano naturalmente a cuore la libertà della Polonia, ma temevano soltanto il sovvertimento degli equilibri geopolitici usciti fuori da Versailles. Con il 1945 si trovano malridotti entrambi gli eterni duellanti, mentre sugli scenari internazionali si affacciano nuove potenze: gli USA e l'URSS con l’Inghilterra, ispiratrice della prima e della seconda guerra mondiale, ormai in progressivo declino e ben disposta a cedere lo scettro al pupillo americano.

3. Il viaggio di Macron in Arabia Saudita nel novembre 2017. - Nel quadro della crisi mediorientale aperta dal “rapimento” del premier libenese Hariri questo articolo di Thierry Meyssan descrive la perdita di qualsiasi influenza della Francia, storica dominatrice e protettrice del Libano. Estratti dall'articolo di Meyssan: «Benché la stampa francese e occidentale abbia fatto di tutto per nascondere parte dei fatti, l’opinione pubblica araba non ha potuto non constatare la caduta vertiginosa di prestigio e d’influenza della Francia in Medio Oriente.» «La Francia è la potenza colonizzatrice storica che ha occupato il Libano fino alla seconda guerra mondiale. Per lungo tempo vi ha fatto il bello e il cattivo tempo. Oggi lo utilizza come succursale in Medio Oriente e paradiso fiscale. In tutti gli scandali politico-finanziari francesi degli ultimi trent’anni vi sono implicate personalità libanesi.
Agendo da protettore del Libano, il presidente Emmanuel Macron ha sostenuto la necessità che il primo ministro fosse lasciato libero di rientrare a Beirut.» «Dal punto di vista del Consiglio di Cooperazione del Golfo (ossia di tutti gli Stati arabi della regione), negli ultimi sette anni la Francia si è dimostrata un alleato affidabile contro Libia e Siria. Ha preso parte militarmente – pubblicamente o in segreto – a tutti i colpi bassi contro questi due Paesi e fornito copertura diplomatica e retorica lenitiva a queste aggressioni. Tuttavia, ora che la Libia è in preda al caos e la Siria è, a dispetto di tutti, sul punto di vincere la guerra, la Francia si trova, di fatto, smarrita e inerte. Il nuovo inquilino dell’Eliseo, Macron, non sa nulla di questa regione; un giorno esprime riconoscenza alla Repubblica siriana, il giorno successivo ne insulta il presidente, democraticamente eletto. In aggiunta, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti hanno preso molto male le esortazioni del presidente Macron a una de-escalation con il Qatar.» → in facebook.

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