maggio 27, 2010

Le grandi organizzazioni internazionali: 26. OCI: Organizzazione della Conferenza Islamica.

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• «Istituita nel 1971 per promuovere la solidarietà e la cooperazione tra i paesi islamici, l’OCI si propone tra l’altro la protezione dei Luoghi Santi dell’Islam e la promozione della causa palestinese. Ne fanno parte 56 stati sovrani [su 183 nel mondo] dell’Africa, dell’Asia e dell’Europa (Albania), nonché l’Autorità Nazionale Palestinese; la Nigeria ha abbondonato l’organizzazione nel 1991, ma il suo allontanamento non è stato riconosciuto dall’OIC. Hanno lo status di osservatori la Bosnia Erzegovina, la Federazione Russa, la Repubblica Centrafricana, la Repubblica turca di Cipro del Nord, la Thailandia e alcune organizzazioni come l’ONU e la Lega Araba» (Calendario, 2010)

• Sede: è a Gidda (Arabia Saudita)

• Segretario generale: Ekmeledin Ihsanoglu (Turchia)

• Sito ufficiale: www.oic-oci.org;

• Stati membri: Albania, Afghanistan, Azerbaigian, Bahrein, Bangladesh, Bénin, Brunei, Burkina Faso, Emirati Arabi Uniti, Giordania, Indonesia, Iran, Mali, Mauritania, Pakistan, Uganda, Uzbekistan, Yemen.


Sommario: 1. Iran e Arabia Saudita in una riunione dell’OCI. –

1. Iran e Arabia Saudita in una riunione dell’OCI. – La notizia odierna di stampa odierna che ci induce ad anticipare la scheda sull’OCI p data da una riunione dell’OCI, al cui interno sembra essersi prodotto un avvicinamento fra l’Arabia Saudita e l’Iran. Lo stato saudita, di certo non più vicino agli standard istituzionali dell’Occidente pià di quanto non venga riconosciuto, è però fortemente dipendente dagli USA. Non occorre essere grandi analisti o grandi statisti per comprendere come il mondo arabo abbia tutto l’interesse a perseguire una sua indipendenza ed unità. Le risorse petrolifere di cui dispongono e che è l’unica ragione di tanto interesse verso di loro non sono inesauribili. Se non sapranno spendere le attuali ricchezze derivanti dal petrolio per prepararsi all’epoca post-petrolifera che è a venire, sembrerebbe, nell’arco di pochi decenni, avranno dato prova di grande cecità politica che per lo storico di domani potrà spiegarsi solo con la corruzione dei ceti dirigenti, premurosi del loro privato interesse e incuranti degli interessi e del destini dei loro figli e nipoti oltre che dei loro popoli. Anche l’esercizio del potere ha una sua oggettività che non tollera una politica che tende al suicidio. La testata sionista, di cui al link, vede come una grave iattura ogni ipotesi di avvicinamento fra Iran ed Arabia Saudita, ma è forse più un timore da parte dei più acerrimi nemici del mondo arabo che non una concreta eventualità.

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