maggio 15, 2010

Stati del mondo: 114. Mauritania

B. 113: Marshall ↔ 115: Maurizio
• Confini: a NE con l’Algeria, a E con il Mali, a S ancora con il Mali e il Senegal, a NW con il Sahara Occidentale; a W si affaccia all’Oceano Atlantico.
• Il territorio ha una superficie di 1.030.700 kmq e una popolazione di 2.508.159 abitanti censiti nel 2000 e di 3.161.000 stimati nel 2007 con una densità di 3 ab./kmq. La capitale Nouakchott conta 673.000 abitanti nel 2007.
• Il territorio è formato da un’ampia fascia costiera pianeggiante, che verso E si eleva un tavolato, solcato lungo il confine con il Sehegal dall’ominimo fiume. Il clima steppico-desertico si fa più umido nelle regioni meridionali.
• Membro di: CEDEAO, Lega Araba, OCI, ONU, UA, WTO, Associato UE.
- Office Nationale de la Statistique.

Vers. 1.0/15.4.10
Sommario: Parte Prima: Strutture.  1. Attualità geopolitica. - 2. I principali parametri. - 3. Note storiche. -  4. Popolazione. - 5. Ordinamento dello Stato e forme di governo. - 6. Partiti e movimenti politici. - 7. Religione. -  8. Divisione amministrativa. – 9. Diritto. – 10. Costituzione vigente. - 11. Giustizia. – 12. Sanità. -  13. Difesa. - 14. Economia. - 15. Agricoltura. Flora. Fauna. - 16. Allevamento e pesca. -  17. Industria. - 18. Risorse minerarie. - 19. Commercio. - 20. Turismo. - 21. Strade e comunicazioni. - 22. Lingua. - 23. Letteratura. - 24. Arte. - 25. Filosofia. - 26. Istruzione. - 27. Geografia. - 28. Cartografia. - 29. Video You Tube. - 30. Guerre e conflitti. – Parte Seconda: Eventi e dinamica politica.  i.  – - Parte Terza: Letteratura. a.  /// – 1. Parametri principali. – 2. Note storiche. – 3. Economia. – 4. Difesa. – 5. Giustizia. – 6. Popolazione. –

1. Parametri principali. – In base alla nuova costituzione approvata nel 2006, il Presidente della Repubblica è eletto a suffragio diretto con mandato di 5 anni rinnovabile una sola volta. Il potere legislativo è diviso tra l’Assemblea nazionale (95 membri eletti a suffragio universale per 5 anni) e Senato (56 membri eletti a suffragio indiretto per 6 anni).

2. Note storiche. – «Già colonia francese, la Mauritania è divenuta indipendente il 28 novembre 1960. Nel 1976 il paese ha partecipato con il Marocco alla spartizione del Sahara Occidentale: ne è sorto un conflitto con il Fronte Polisario che si è concluso nel 1979 con l’abbandono dei territori occupati. Nel 1984 ha assunto il potere con un colpo di stato il col. Ahmed Taya, esautorato nel 2005 da una giunta militare che ha garantito la transizione alla democrazia, compiutasi con le elezioni presidenziali del 207. Il 6 agosto 2008 il presidente SidiOuld Cheik Abdallahi è stato deposto da un colpo di stato militare guidato dal generale Mohamed Ould Abdel Aziz. Questi, insediatosi a capo di una giunta militare, è stato eletto presidente alle elezioni del 18 luglio 2009» (Calendario, 2010). «La Mauritania è governata da una dittatura militare. Le lascio immaginare il «clima» nel quale vivono gli abitanti di questo paese ... tanto sul piano delle libertà civili che su quello della vita di tutti i giorni. L’economia è moribonda. La tratta degli schiavi è tutt’ora praticata nelle, regioni più interne del paese, nonostante l’interdizione ufficiale del governo. Senza contare la guerra che potrebbe scoppiare da un momento all’altro con il vicino Senegal» (Mariantoni, 1991)

3. Economia. – Le colture principali sono il sorgo, il riso. il mais, i datteri, ma non sono sufficienti a soddisfare il fabbisogno alimentare. Sono presenti giacimenti di ferro, rame e oro, ed inoltre sale, fosfati, ilmenite e gas butano. A Nouakchott sono in funzione una raffineria di petrolio e fabbriche per la lavorazione del pesche. Si producono inoltre zucchero e cemento.

4. Difesa. – Il colpo di stato del 2008 ha causato la sospensione degli aiuti del FMI e e della Banca Mondiale.

5. Giustizia. – Il sistema giudiziario si basa sulla legge islamica (sharia). È in vigore la pena di morte.

6. Popolazione. – La popolazione appartiene in gran parte a gruppi arabo-berberi con forti minoranze di neri sudanesi. Nonostante l’abolizione formale della schiavitù (1980) vi sono ancora migliaia di schiavi nelle campagne.

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