marzo 16, 2011

La questione sionista ed il Vicino Oriente – Tratte da “Oriente Moderno” cronache dell’anno 1921: § 57a: Le scuole della Palestina

§ 57a/1921 § Precedente/Successivo
La lettura di «Oriente Moderno», anno 1921, secondo semestre, offre una sobria e rigorosa rassegna stampa delle notizie sulla Palestina, il Vicino Oriente e l’affermarsi del sionismo. È qui possibile una duplice modalità di lettura: in verticale (↑↓), a papiro, in un singolo post, di tutto e del solo testo originale dei fascicoli mensili, dove diviso per capitoli (cap., c.) e annate con qualche illustrazione grafica si affianca qui una diversa lettura in modalità orizzontale (← →), a libro, di ogni singolo paragrafo (§), dove è possibile un commento critico con webgrafia, note, iconografia e ogni utile integrazione. Il Lettore che desidera leggere i testi senza nessuna mediazione del Curatore può spostarsi sulla lettura verticale, a papiro, con un semplice clic sul numero del Cap., mentre chi vuole un’analisi e discussione dei testi ovvero avvalersi degli apparati forniti dal Curatore ovvero partecipare al Forum, può trovare maggiore interesse in un diverso editing dello stesso testo. Si spera che la segnaletica approntata e le numerose pagine di raccordo agevolino la navigazione in un ipertesto di dimensioni enciclopediche.

§ 57a

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Le scuole della Palestina
da: Oriente Moderno,
Anno I, Nr. 6, p. 376
15 novembre 1921.

Le scuole della Palestina. - La Commissione centrale per la Pubblica Istruzione, di cui fanno parte, oltre alcuni funzionari i britannici, il Sindaco (arabo), il Mufti musulmano e il Patriarca greco di Gerusalemme, si è adunata per la seconda volta ai primi di ottobre. Il ff. Direttore della Pubblica Istruzione, Mr. Legge, ha esposto il programma del Governo, che intende, in un periodo di quattro o cinque anni, mettere le scuole rurali alla portata di tutti i Palestinesi, dotando di una scuola comune i gruppi di villaggi civili. Si provvederà in primo luogo all’istruzione elementare; alla penuria di insegnanti indigeni viene rimediato organizzando corsi preparatorii estivi. Sempre che sia possibile, si terranno le lezioni all’aria aperta. Segue una discussione sull’opportunità di insistere affinché i villaggi paghino le spese di costruzione dei locali scolastici.

Il Direttore spiega poi un progetto secondo il quale nelle scuole rurali verrà impartita l’istruzione tecnica nelle arti e nei mestieri, con lo scopo di combattere l’urbanesimo; per ora non si apriranno scuole d’arte e mestieri a Gerusalemme e nei centri maggiori.

Quanto alla lingua inglese, che viene attualmente insegnata nelle scuole elementari urbane a cominciare dal terzo anno, e che alcuni centri rurali vorrebbero estesa alle proprie scuole, il Direttore spiega che la questione è collegata all’altra delle scuole di arti e mestieri, e dimostra che l’insegnamento dell’inglese nelle campagne avrebbe il pericoloso effetto d’incoraggiare l’emigrazione dai villaggi nelle città.

Si decide di escludere l’inglese dalle scuole rurali, salvo casi speciali. (Palestine Weekly di Gerusalemme, 7-10-1921). - V. V.

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