§ 22a/1921 § Precedente/Successivo
La lettura di «Oriente Moderno», anno 1921, secondo semestre, offre una sobria e rigorosa rassegna stampa delle notizie sulla Palestina, il Vicino Oriente e l’affermarsi del sionismo. È qui possibile una duplice modalità di lettura: in verticale (↑↓), a papiro, in un singolo post, di tutto e del solo testo originale dei fascicoli mensili, dove diviso per capitoli (cap., c.) e annate con qualche illustrazione grafica si affianca qui una diversa lettura in modalità orizzontale (← →), a libro, di ogni singolo paragrafo (§), dove è possibile un commento critico con webgrafia, note, iconografia e ogni utile integrazione. Il Lettore che desidera leggere i testi senza nessuna mediazione del Curatore può spostarsi sulla lettura verticale, a papiro, con un semplice clic sul numero del Cap., mentre chi vuole un’analisi e discussione dei testi ovvero avvalersi degli apparati forniti dal Curatore ovvero partecipare al Forum, può trovare maggiore interesse in un diverso editing dello stesso testo. Si spera che la segnaletica approntata e le numerose pagine di raccordo agevolino la navigazione in un ipertesto di dimensioni enciclopediche.
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§ 22a
c. 22a ← §§ 21a ↔ 23a
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«…La Transgiordania, almeno le antiche regioni Ammon e Moab, appartiene alh Palestina; Gerusalemme si provvede di viveri da queste fertili terre. Nondimeno esse ora sono separate dalla Palestina, e il fiume Giordano costituisce il confine. Ad ovest del Giordano comandano gl’Inglesi, sostenuti dai Sionisti; ad est del fiume spadroneggia l’Emiro ’Abdallah. La Palestina non aveva mai veduto ancora limiti cosi assurdi. Anche i Romani avevano diviso la Palestina dalla “Provincia Arabia”, ma tanto in Palestina quanto in Arabia era la sovranità romana. Oggi i fedeli dell’Emiro ’Abdallah intraprendono scorrerie contro la Palestina propriamente detta, turbano e saccheggiano le colonie ebraiche e poi scompaiono con il bottino nella Transgiordania araba indipendente.
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WEBGRAFIA. – Un esilarante testo (e anche qui) di sedicenti “Liberali per Israele” blatera di “diritto internazionale” che in nessun caso può essere invocato per la costruzione dello stato di Israele, da Balfour in poi. Si tratta di un classico processo di immigrazione violenta con spoliazione delle popolazione indigene. Ciò non ha nulla a che fare con nessuna idea di “libertà”, se non quella dello stato di natura dove prevale la legge del più forte, e soprattutto con nessuna idea di diritto interno o internazionale, che è incompatibile con il concetto di libertà nel senso indicato. In realtà, fin dalla sua fondazione, già durante il Mandato inglese, il sionismo si è servito di una lobbismo capillare e di una propaganda ancora più capillare. Non si può comprendere la storia della Palestina dal 1992 ad oggi, se non si hanno sempre presente questi due fattori: lobbismo e propaganda.
COMMENTO E NOTE
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