giugno 28, 2010

La questione sionista ed il Vicino Oriente – Da “Oriente Moderno” cronache dell’anno 1921. § 19a: Associazione economica indigena in Palestina.

§ 19a/1921 § Precedente/Successivo
La lettura di «Oriente Moderno», anno 1921, secondo semestre, offre una sobria e rigorosa rassegna stampa delle notizie sulla Palestina, il Vicino Oriente e l’affermarsi del sionismo. È qui possibile una duplice modalità di lettura: in verticale (↑↓), a papiro, in un singolo post, di tutto e del solo testo originale dei fascicoli mensili, dove diviso per capitoli (cap., c.) e annate con qualche illustrazione grafica si affianca qui una diversa lettura in modalità orizzontale (← →), a libro, di ogni singolo paragrafo (§), dove è possibile un commento critico con webgrafia, note, iconografia e ogni utile integrazione. Il Lettore che desidera leggere i testi senza nessuna mediazione del Curatore può spostarsi sulla lettura verticale, a papiro, con un semplice clic sul numero del Cap., mentre chi vuole un’analisi e discussione dei testi ovvero avvalersi degli apparati forniti dal Curatore ovvero partecipare al Forum, può trovare maggiore interesse in un diverso editing dello stesso testo. Si spera che la segnaletica approntata e le numerose pagine di raccordo agevolino la navigazione in un ipertesto di dimensioni enciclopediche.


§ 19a

c. 19a §§ 18a 20a

Associazione economica indigena in Palestina

da: Oriente Moderno,
Anno I, Nr. 3,
15 agosto 1921, p. 185

Associazione economica indigena in Palestina. - Il 30 aprile il Karmel comunicava la decisione di un gruppo di nazionalisti palestinesi di formare la Società di cui ora pubblica il programma. Essa prende provvisoriamente il nome di Associazione Economica Indigena (al-Gam'iyah al-iqilisadiyah al-ahliyah) e presenta un abbozzo di statuto; ambedue saranno discussi ed eventualmente modificati dai soci fondatori, prima di sollecitare la ratifica del Governo all’iniziativa.

La Società si propone di costituire sindacati di arti, mestieri e professioni, che funzionino da Società di mutuo soccorso, ed una Società generale direttiva (gam’iyah ’umummiyah ra’isiyah) in cui siano rappresentati tutti i sindacati. Scopo capitale della Società sarà l’assistenza degli agricoltori, che formano la maggioranza della popolazione e dai quali dipende la prosperità del paese. Si provvederà ad insegnare loro i sistemi moderni di coltivazione, e a fornir loro trattati elementari di agricoltura scientifica che prendano il posto dei libri di lettura usati nelle scuole primarie; si tenterà di migliorarne la posizione sociale, istruendoli nei loro diritti e doveri, e se ne assumerà la tutela.

L’Associazione intende poi incoraggiare l’industria, introdurre industrie nuove, promuovere il commercio. La Società avrà sede in una città da destinarsi e filiali in ogni località della Palestina e anche fuori, e terrà riunioni mensili ed un congresso annuo. I soci si dividono in ordinari e benemeriti; sono benemeriti quelli che danno alla sede centrale più di 5 lire egiziane annue, o che collaborano alle varie attività sociali con le loro conoscenze tecniche, o con speciali servizi. Le signore e signorine possono diventare socie anche benemerite. Sono ammessi tutti gli Arabi palestinesi, anche residenti fuori dalla Palestina, e tutti gli Arabi stabiliti in Palestina, che ne faranno domanda; essi dovranno giurare di mostrarsi fedeli alla Società e di appoggiarne il programma senza secondi fini.

Le filiali (che si costituiranno in qualunque centro conti 30 soci) daranno una parte delle loro entrate alla sede centrale, una parte ne devolveranno a beneficio dei soci poveri o malati, e un decimo ne terranno in riserva in qualche banca, finché la Società non abbia costituito una banca propria.

Presso la sede centrale vi sarà un’altra Commissione di 18 membri rappresentanti dei vari sindacati; essi potranno giudicare sulle questioni dei soci e degli indigeni che ricorressero al loro giudizio. (al-Karmel, 2-7-1921). - V.d.B.

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