Isola dell’Oceano Indiano, ca. 350 km a Sud di Giava. Dipendeva da Singapore fino al 1958. Ha una superficie di 262 kmq ed una popolazione di 1.533 abitanti censiti nel 2006 e di 1.428 stimati nel 2008. Il nome l’isola lo deve al capitano inglese William Mynors, che la avvistò nel 1666, dandole il nome di Isola Moni. Il primo approdo documentato fu nel 1688. All’isola si attribuisce un alto valore scientifico perchè si ritiene fosse disabitata fino a tutto il XIX secolo. E quindi flora e fauna hanno potuto svilupparsi senza interferenza umana. La maggior parte della popolazione odierna vive in un distretto chiamato The Settlement (L’Insediamento). Per quest’isola passa un grande traffico di profughi diretti in Australia, dove chiedono asilo. Vengono dall’Afghanistan, dallo Sri Lanka, dall’Indonesia e da altri stati vicini.
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Sommario: 1. Parametri principali. – 2. La questione immigratoria. –
1. Parametri principali. – È un territorio turistico, che si caratterizza per le sue rare specie animali e vegetali. È nota soprattutto per il suo granchio rosso. Questo territorio fu però teatro di un test nucleare innglese nel 1958. Di recente l’isola diviene nota per fatti legati all’immigrazione. È stato qui creato dal governo israeliano una sorta di carcere di massima sicurezza. In sostanza, nell’isola, non si applica il migration act, in vigore nel resto del territorio australiano, con conseguente impedimento a richiedere il visto e lo status di rifugiato politico. Vi si pratica il cosiddetto “trattamento offshore” che viola la normativa internazionale in materia di diritti umani.
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2. La questione immigratoria. – Se se guarda la carta geografica dell’Australia, si calcola l’enorme estensione, pur tolte le zone desertiche ed inospitali, la si confronta con l’attuale popolazione residente ed il bassissimo indice di densità demografica, sorge spontaneo chiedersi perché non dovrebbe essere concesso spazio alle pressioni immigratorie, tanto più che non si può dire che gli immigrati di prima generazione abbiano saputo rispettare i dirtti degli aborigeni, pressoché interamente sterminati. Sorge un delicato problema politico, anzi geopolitico sul quale dovremo orientare la nostra riflessione.
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1. Parametri principali. – È un territorio turistico, che si caratterizza per le sue rare specie animali e vegetali. È nota soprattutto per il suo granchio rosso. Questo territorio fu però teatro di un test nucleare innglese nel 1958. Di recente l’isola diviene nota per fatti legati all’immigrazione. È stato qui creato dal governo israeliano una sorta di carcere di massima sicurezza. In sostanza, nell’isola, non si applica il migration act, in vigore nel resto del territorio australiano, con conseguente impedimento a richiedere il visto e lo status di rifugiato politico. Vi si pratica il cosiddetto “trattamento offshore” che viola la normativa internazionale in materia di diritti umani.
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2. La questione immigratoria. – Se se guarda la carta geografica dell’Australia, si calcola l’enorme estensione, pur tolte le zone desertiche ed inospitali, la si confronta con l’attuale popolazione residente ed il bassissimo indice di densità demografica, sorge spontaneo chiedersi perché non dovrebbe essere concesso spazio alle pressioni immigratorie, tanto più che non si può dire che gli immigrati di prima generazione abbiano saputo rispettare i dirtti degli aborigeni, pressoché interamente sterminati. Sorge un delicato problema politico, anzi geopolitico sul quale dovremo orientare la nostra riflessione.
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