B. 8: Argentina ↔ 10: Australia
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• L’Iran è membro di Consiglio d’Europa, CSI, EBRD, ONU, OSCE, osservatore OAS, UEE, WTO.
• Già repubblica federata nell’ambito dell’URSS, ha proclamato l’indipendenza il 23-IX-1991. In base alla Costituzione del 5-VII-1995, il Presidente della Repubblica ha ampi poteri di governo ed è eletto con mandato di 5 anni a suffragio diretto; dal 2018 verrà eletto dal Parlamento con mandato di 7 anni. L’Assemblea Nazionale (almeno 101 membri) è eletta con mandato di 5 anni.
• Etnie: così ripartite nel 2011 Armeni (98,1%), Russi (0,4%), Assiri (0,1%), Curdi (0,1%), altri (0,1%).
• Lingue: armeno (ufficiale), curdo, russo.
• Religioni: nel 2011 cristiani ortodossi (92,8%), non religiosi/atei (1,1%), protestanti (1%), cattolici (0,5%), altri cristiani (0,3%), altri (4,3%).
• Links ufficiali, istituzionali, utili:
– National Statistical service: www.armstat.am
– Treccani, voce Armenia: http://www.treccani.it/enciclopedia/armenia/
– Comunità degli Stati Indipendenti: https://it.wikipedia.org/wiki/Comunit%C3%A0_degli_Stati_Indipendenti
–
B. Top. / Vers. 1.2/17.12.17
• L’Armenia ha una superficie di 29.743 kmq e una popolazione di 3.213.011 abitanti censiti nel 2001 e di 3.230.100 stimati nel 2008 con una densità di 109 ab./kmq. La capitale Erewan conta 1.107.800 abitanti nel 2008.
• Il territorio, esteso sui rilievi del Piccolo Caucaso, alterna catene montuose, altipiani vulcanici e fosse di sprofondamento (Lago Sevan). Ha un’altitudine media di 1800 m e culmina a 4090 m nel Monte Aragac. La rete idrografica è tributaria del Mar Caspio tramite il Kura e l’Araks. Il clima è continentale.
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Armenia. |
• Già repubblica federata nell’ambito dell’URSS, ha proclamato l’indipendenza il 23-IX-1991. In base alla Costituzione del 5-VII-1995, il Presidente della Repubblica ha ampi poteri di governo ed è eletto con mandato di 5 anni a suffragio diretto; dal 2018 verrà eletto dal Parlamento con mandato di 7 anni. L’Assemblea Nazionale (almeno 101 membri) è eletta con mandato di 5 anni.
• Etnie: così ripartite nel 2011 Armeni (98,1%), Russi (0,4%), Assiri (0,1%), Curdi (0,1%), altri (0,1%).
• Lingue: armeno (ufficiale), curdo, russo.
• Religioni: nel 2011 cristiani ortodossi (92,8%), non religiosi/atei (1,1%), protestanti (1%), cattolici (0,5%), altri cristiani (0,3%), altri (4,3%).
Treccani. |
– National Statistical service: www.armstat.am
– Comunità degli Stati Indipendenti: https://it.wikipedia.org/wiki/Comunit%C3%A0_degli_Stati_Indipendenti
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B. Top. / Vers. 1.2/17.12.17
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Sommario: Parte Prima: Strutture.
1. Attualità geopolitica. - 2. I principali parametri. -
3. Note storiche. - 4. Popolazione. - 5. Ordinamento dello Stato e
forme di governo. - 6. Partiti e movimenti politici. - 7. Religione. -
8. Divisione amministrativa. – 9. Diritto. – 10. Costituzione vigente. -
11. Giustizia. – 12. Sanità. - 13. Difesa. - 14. Economia. - 15.
Agricoltura. Flora. Fauna. - 16.
Allevamento e pesca. - 17. Industria. - 18. Risorse minerarie. - 19.
Commercio. - 20. Turismo. - 21. Strade e comunicazioni. - 22. Lingua. -
23. Letteratura. - 24. Arte. - 25. Filosofia. - 26.
Istruzione. - 27. Geografia. - 28. Cartografia. - 29. Video You Tube. -
30. Guerre e conflitti. – Parte
Seconda: Eventi e dinamica politica. i. – Parte Terza: Letteratura. a.
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1. Attualità geopolitica. – «Le elezioni legislative del 2-IV-2017 sono state vinte dal Partito repubblicano, già al governo, che, pur perdendo 12 seggi rispetto alle elezioni del 2012, ha mantenuto la maggioranza assoluta.» (DeA)
2. Parametri principali. – L’Armenia era una repubblica federata nell’ambito dell’URSS, ma ha proclamato la sua indipendenza il 23 novembre 1991. Dal 1988 si è trovata in una guerra non dichiarata con l’Azerbaigian per il controllo del Nagorno-Karabah. L’ordinamento giudiziario è basato sui principi del sistema europeo. Non è prevista la pena di morte. Si parla l’armeno, il curdo e il russo. L’armeno è la lingua ufficiale. Religione prevalente è quella ortodossa.
Torna al Sommario.
2. La posizione all’ONU sul rapporto Goldstone. – Viene dato voto favorevole alla mozione per trasmettere il rapporto Goldstone al consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite perché sanzionasse Israele. Ecco come un propgandista del governo israeliano commenta e riporta la notizia: « Il gruppo A sono i 114 stati che hanno approvato la mozione, di gran lunga la maggioranza assoluta dell'assemblea, ma anche della popolazione del mondo: tutti i paesi arabi e musulmani, tutti i paesi comunisti e simili, ma anche India e Cina, Brasile e Cile, Messico e Perù, Armenia e Azerbaigian per una volta uniti, qualche paese europeo come la Svizzera, l'Irlanda, il Portogallo, Malta e Cipro. Se questi sono gli schieramenti – e purtroppo lo sono, la mappa strategica che ne esce è terrificante. Di fronte alla voglia di infliggere un'umiliazione a Israele si annullano le distinzioni fra gli stati in lotta fra di loro (per esempio l'India si schiera con Pakistan e Cina, l'Armenia con la Turchia e l'Azerbaigian, Cipro ancora con la Turchia). Se vi immaginate un mappamondo, vedete nell'azzurro degli occidentali il Nord dell'America fino al confine messicano, il continente australiano e qualche macchia in Europa; nel verde degli islamici e amici quasi tutta l'Asia, l'Africa, il Sudamerica con delle macchie anche in Europa; nel bianco degli astenuti buona parte dell'Europa, inclusa la Russia con qualche macchia qua e là». Naturalmente il tono isterico non ci riguarda e ne abbiamo fatto citazione solo per valutare di riflesso l’importanza della notizia e della posizione assunta in un più vasto contesto geopolitico che pone interrogativi sull’evoluzione di un‘organizzazione come l’ONU, nata come creatura delle potenze vincitrici della seconda guerra mondiale. ma poi diventata una sorta di trubuna degli stati che negli anni successivi si sono venuti caratterizzati come stati formalmente indiendenti e sovrani. Il Consiglio di Sicurezza tradisce l’atto di nascita di questa organizzazione nternazionale che aveva rimpiazziato la ormai screditata Società delle Nazioni, dove gli USA lae poetenze vincitrici della prima guerra mondiale la facevano da padrone. Sembra che le cose non stiano esattamente allo stesso modo per l’ONU. E non a caso si parla di un suo licenziamento per essere sostituito da una sedicente Lega delle Democrazia, dove chiaramente saranno in rima fila a dare l’esempio gli Usa e Israele.
i.
a. Oriente Moderno: La situazione dell’Armenia al 1° giugno 1921. – «Mentre, in un primo momento, il Governo dei Soviet disconobbe il Trattato di Alessandropoli, siccome iniquo, e ne pretese dai Kemalisti la revisione in favore dell’Armenia, pur non accedendo, beninteso, all’idea di ricostruire l’Armenia secondo il piano degli alleati e l’Arbitrato di Wilson, nelle trattative svolte recentemente a Mosca coi delegati kemalisti ha finito per accettare il Trattato di Alessandropoli, che, com’è noto, mutila enormemente il territoria armeno, riconoscendo l’esistenza di una piccolissima Armenia. Gravissima attualmente è anche la situazione interna dell’Armenia per le malattie e la fame che travagliano la popolazione. Facendo tacere la politica, tutti gli abitanti danno mirabile esempio di concordia, raccogliendo le energie per cercare un riparo ai due tremendi mali, e sperano di superare la grave situazione facendo appello alla loro tenace volontà, di cui hanno dato per il passato non poche prove. (O.M., a. I, Nr. 1, 15 giugno 1921, p. 16).»
2. Parametri principali. – L’Armenia era una repubblica federata nell’ambito dell’URSS, ma ha proclamato la sua indipendenza il 23 novembre 1991. Dal 1988 si è trovata in una guerra non dichiarata con l’Azerbaigian per il controllo del Nagorno-Karabah. L’ordinamento giudiziario è basato sui principi del sistema europeo. Non è prevista la pena di morte. Si parla l’armeno, il curdo e il russo. L’armeno è la lingua ufficiale. Religione prevalente è quella ortodossa.
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2. La posizione all’ONU sul rapporto Goldstone. – Viene dato voto favorevole alla mozione per trasmettere il rapporto Goldstone al consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite perché sanzionasse Israele. Ecco come un propgandista del governo israeliano commenta e riporta la notizia: « Il gruppo A sono i 114 stati che hanno approvato la mozione, di gran lunga la maggioranza assoluta dell'assemblea, ma anche della popolazione del mondo: tutti i paesi arabi e musulmani, tutti i paesi comunisti e simili, ma anche India e Cina, Brasile e Cile, Messico e Perù, Armenia e Azerbaigian per una volta uniti, qualche paese europeo come la Svizzera, l'Irlanda, il Portogallo, Malta e Cipro. Se questi sono gli schieramenti – e purtroppo lo sono, la mappa strategica che ne esce è terrificante. Di fronte alla voglia di infliggere un'umiliazione a Israele si annullano le distinzioni fra gli stati in lotta fra di loro (per esempio l'India si schiera con Pakistan e Cina, l'Armenia con la Turchia e l'Azerbaigian, Cipro ancora con la Turchia). Se vi immaginate un mappamondo, vedete nell'azzurro degli occidentali il Nord dell'America fino al confine messicano, il continente australiano e qualche macchia in Europa; nel verde degli islamici e amici quasi tutta l'Asia, l'Africa, il Sudamerica con delle macchie anche in Europa; nel bianco degli astenuti buona parte dell'Europa, inclusa la Russia con qualche macchia qua e là». Naturalmente il tono isterico non ci riguarda e ne abbiamo fatto citazione solo per valutare di riflesso l’importanza della notizia e della posizione assunta in un più vasto contesto geopolitico che pone interrogativi sull’evoluzione di un‘organizzazione come l’ONU, nata come creatura delle potenze vincitrici della seconda guerra mondiale. ma poi diventata una sorta di trubuna degli stati che negli anni successivi si sono venuti caratterizzati come stati formalmente indiendenti e sovrani. Il Consiglio di Sicurezza tradisce l’atto di nascita di questa organizzazione nternazionale che aveva rimpiazziato la ormai screditata Società delle Nazioni, dove gli USA lae poetenze vincitrici della prima guerra mondiale la facevano da padrone. Sembra che le cose non stiano esattamente allo stesso modo per l’ONU. E non a caso si parla di un suo licenziamento per essere sostituito da una sedicente Lega delle Democrazia, dove chiaramente saranno in rima fila a dare l’esempio gli Usa e Israele.
Parte Seconda.
Eventi e dinamica politica.
i.
Parte Terza.
Letteratura.
a. Oriente Moderno: La situazione dell’Armenia al 1° giugno 1921. – «Mentre, in un primo momento, il Governo dei Soviet disconobbe il Trattato di Alessandropoli, siccome iniquo, e ne pretese dai Kemalisti la revisione in favore dell’Armenia, pur non accedendo, beninteso, all’idea di ricostruire l’Armenia secondo il piano degli alleati e l’Arbitrato di Wilson, nelle trattative svolte recentemente a Mosca coi delegati kemalisti ha finito per accettare il Trattato di Alessandropoli, che, com’è noto, mutila enormemente il territoria armeno, riconoscendo l’esistenza di una piccolissima Armenia. Gravissima attualmente è anche la situazione interna dell’Armenia per le malattie e la fame che travagliano la popolazione. Facendo tacere la politica, tutti gli abitanti danno mirabile esempio di concordia, raccogliendo le energie per cercare un riparo ai due tremendi mali, e sperano di superare la grave situazione facendo appello alla loro tenace volontà, di cui hanno dato per il passato non poche prove. (O.M., a. I, Nr. 1, 15 giugno 1921, p. 16).»
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