aprile 25, 2010

Stati del mondo: 105. Macedonia

B. 104: Lussemburgo ↔ 106: Madagascar

• Confini: a N con la Serbia, a E con la Bulgaria, a S con la Grecia, a W con l’Albania. Si affaccia a S e a SE al Mare Adriatico; nella costa alta e rocciosa si aprono le bocche di Cattaro.
• Il territorio ha una superficie di 25.713 kmq e una popolazione di 2.022.547 censiti nel 2002 e di 2.045.177 stimati nel 2008 con una densità di 45 ab./kmq. La capitale Skopje conta 480.000 abitanti nel 2007.
• Prevalentemente montuoso (monte Korab, 2754 m), il territorio si abbassa al centro della valle del fiume Vardar; al confine con l’Albania si estendono i laghi di Ocrida e di Prespa. Il clima ha inverni rigidi ed estati calde.
• Membro di: Consiglio d’Europa, ONU, OSCE.
- State Statistical Office.

Vers. 1.0/25.4.10
Sommario: 1.  Parte Prima: Strutture.  1. Attualità geopolitica. - 2. I principali parametri. - 3. Note storiche. -  4. Popolazione. - 5. Ordinamento dello Stato e forme di governo. - 6. Partiti e movimenti politici. - 7. Religione. -  8. Divisione amministrativa. – 9. Diritto. – 10. Costituzione vigente. - 11. Giustizia. – 12. Sanità. -  13. Difesa. - 14. Economia. - 15. Agricoltura. Flora. Fauna. - 16. Allevamento e pesca. -  17. Industria. - 18. Risorse minerarie. - 19. Commercio. - 20. Turismo. - 21. Strade e comunicazioni. - 22. Lingua. - 23. Letteratura. - 24. Arte. - 25. Filosofia. - 26. Istruzione. - 27. Geografia. - 28. Cartografia. - 29. Video You Tube. - 30. Guerre e conflitti. – Parte Seconda: Eventi e dinamica politica.  i.  – - Parte Terza: Letteratura. a.  /// –

1. Parametri principali. – In base alla Costituzione del 17 novembre 1991, il Presidente della Repubblica è eletto a suffragio diretto con mandato di 5 anni; l’Assemblea nazionale, composta da 120 membri eletti per 4 anni, sceglie il Primo ministro e i membri del governo.

2. Note storiche. – Già repubblica federata nell’ambito della Federazione Iugoslava, la Macedonia ha proclamato l’indipendenza il 15 settembre 1991. Il paese è stato riconosciuto dall’ONU l’8 aprile 1993 con il nome di Former Yugoslav Repubblic of Macedonia (Repubblica ex iugoslava di Macedonia): in tal modo sono state superate le riserve della Grecia, che temeva l’insorgere di rivendicazioni irredentistiche nell’omonima regione greca, abitata da una minoranza slavofona. Nel 2001 è esploso un conflitto armato tra i guerriglieri albanesi dell’UCK e le forze regolari, che si è concluso nel novembre 2001 con la concessione di nuove garanzie costituzionali alla minoranza albanese. Dal 31 marzo 2003 le “forze di pace” NATO presenti nel paese sono state sostituire da un contingente di 350 effettivi della UE.

3. Economia. – Nel 2008-09 la crescita economia ha rallentato; la disoccupazione è molto alta e convive con diffuse attività informali e illegali. Sono predisposti incentivi fiscali e strutturali per favorire l’insediamento di industrie straniere. Le coltivazioni principali sono i cereali, la barababietola da zucchero, e il tabacco, che rappresenta una voce importante per le esportazioni. I giacimenti di lignite della Pelagonia garantiscono al paese l’autonomia energetica. Si segnalano tra gli altri minerali il rame, il piombo, lo zinco. L’industria pesante è obsoleta.

4. Difesa. – Si spiega nel contesto della dissoluzione della ex Iugoslavia e si regge su equilibri internazionali conseguenti al vuoto di potere lasciato dalla dissoluzione del blocco sovietico, prontamento riempito dalla NATO. Sarebbe ingenuo spiegarsi gli eventi, anche tragici, della dissoluzione, sulla base della teoria dei diritti umani e della ricerca di forme più democratiche rispetto a quelle precedenti.

5. Giustizia. – Basata sul sistema continentale europeo.

6. Popolazione. – Nel quinquennio 2002-2007 vi è stato una crescima demografica annua dello 0,2% con un incremento naturale dell’1,5‰ annuo. I gruppi etnici sono così distribuiti: macedoni 64,2%, albanesi 25,2%, turchi 3,9%, romeni 2,7 %, serbi 1,8%, bosniaci 0,8 %, Vlach 0,5%, altri 0,9%. Le lingue ufficiali sono il macedone e l’albanese. La religione è per il 54,4% fatta da ortodossi, per il 29,9% da musulmani sunniti, i non religiosi/atei sono il 6,6%, i cattolici il 3,5%.


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